ACCERTAMENTO
Omessa denuncia Tarsu per gli anni successivi al primo: riduzione o non applicabilità delle sanzioni?
Nel caso di omessa denuncia Tarsu, per gli anni successivi a quello della violazione si applica la sanzione ridotta in virtù del principio della continuazione. E’ quanto stabilito dalla Commissione Tributaria Regionale della Sicilia, Sezione n. XXIV, con la sentenza n.203 del 21 ottobre 2013 che ha sancito l’illegittimità delle sanzioni irrogate ogni anno, in…
Continua a leggere...Rapporti tra diritto al contraddittorio ed accertamento accelerato
Il diritto al contraddittorio preventivo in fase di accertamento e prima dell’emissione dell’atto impositivo rappresenta senza dubbio un tema al quale dottrina e giurisprudenza guardano con costante attenzione. Le pronunce di merito e di legittimità in tale materia si sono prevalentemente occupate della legittimità o nullità dell’atto emanato in violazione del termine concesso al contribuente…
Continua a leggere...Prova ad ampio raggio contro il redditometro
Redditometro k.o. se il contribuente dimostra l’entità e la durata del possesso di redditi esenti o soggetti alla ritenuta alla fonte. Non è invece sufficiente, ai fini della prova contraria rispetto al reddito sintetico accertato dall’Ufficio, la documentazione della generica disponibilità di redditi legittimamente esclusi da tassazione ordinaria, per un ammontare tale da poter “fronteggiare”…
Continua a leggere...Le novità degli studi di settore per il 2013 (2a parte)
In un precedente intervento abbiamo ricostruito la situazione del “cantiere” degli studi di settore per il 2013, evidenziando come le modifiche ad oggi note riguardano l’introduzione di ulteriori indicatori di coerenza economica, finalizzati ad intercettare anomalie nella segnalazione dei dati rilevanti ai fini degli studi. Vediamo ora, nel dettaglio, in cosa consistono le novità. L’indicatore…
Continua a leggere...Le novità degli studi di settore per il 2013 (1a parte)
Come noto, al fine di poter formalmente adempiere alla prescrizione normativa che impone l’approvazione degli studi di settore entro la fine del periodo di imposta per il quale i medesimi si rendono applicabili ed, al contempo, potersi riservare un ulteriore “spazio di azione” dopo una prima visione dei dati tendenziali del periodo stesso, da un…
Continua a leggere...Dichiarazioni: i risparmi collegati alle spese di istruzione
In vista delle dichiarazioni delle persone fisiche, è bene effettuare qualche riflessione circa gli oneri di maggiore diffusione tra i contribuenti, in modo da poter massimizzare i benefici fiscali presenti nel Tuir, tra questi, l’articolo 15, comma 1, lettera e), prevede la detrazione nella misura del 19% delle spese sostenute, secondo un rigido criterio di…
Continua a leggere...Onere della prova e studi di settore
La Corte di Cassazione ripercorre gli approdi raggiunti dalla giurisprudenza di legittimità in materia di accertamento tributario standardizzato basato sull’applicazione degli studi di settore, attraverso la sentenza n.4624 del 26/02/2014 nella quale ribadisce alcuni elementi cardine in materia di obbligatorietà del contraddittorio e corretta ripartizione dell’onere probatorio tra Amministrazione finanziaria e contribuente. L’Agenzia delle entrate…
Continua a leggere...Raddoppio dei termini: la CTR Lombardia “attua” la Delega Fiscale
Il terzo comma dell’art. 43 del D.P.R. n. 600 del 1973, prevede una specifica deroga alla disciplina generale dei termini di accertamento, in particolare: “in caso di violazione che comporta obbligo di denuncia ai sensi dell’articolo 331 del codice di procedura penale per uno dei reati previsti dal decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74,…
Continua a leggere...Nessun automatismo per l’accertamento delle plusvalenze immobiliari
È molto diffusa la prassi da parte dell’Agenzia delle entrate di accertare la plusvalenza derivante dalla cessione di terreni edificabili, ai fini delle imposte dirette, sulla base dell’accertamento effettuato in precedenza nell’ambito dell’imposta di registro. Si tratta, peraltro, di una questione che si presenta in termini simili anche con riferimento alla cessione d’azienda. Tale impostazione…
Continua a leggere...La riqualificazione dell’atto ai fini dell’imposta di registro non legittima l’estensione dei termini di accertamento
Con la sentenza n. 131/3/2014, la Commissione tributaria provinciale di Reggio Emilia interviene in modo deciso in materia di accertamento delle maggiori imposte di registro e ipocatastali, statuendo che, in caso di riqualificazione della natura di un atto registrato, il Fisco non può disporre del periodo quinquennale per l’emissione dell’accertamento. Il caso in esame riguarda…
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