ACCERTAMENTO
Redditometro per i non residenti in attesa di conferme
Mentre si aspettano le prime lettere da parte del Fisco (al vaglio del Garante della Privacy) relative alla richiesta di chiarimenti sulle annualità dal 2009 in poi, oggetto del “nuovo” redditometro, un’interessante questione da approfondire (anche in relazione alle annualità fino al 2008 per le quali valgono le “vecchie” regole) è l’applicabilità del redditometro nei…
Continua a leggere...Congrua motivazione anche nel caso di nuovo classamento
Il tema della adeguata motivazione degli atti amministrativi è sempre di grande attualità. Accade spesso che gli avvisi di accertamento, di liquidazione o le cartelle di pagamento, contengano formule stereotipate che non assolvono alla funzione di illustrare in modo puntuale l’iter logico argomentativo alla base della richiesta di pagamento erariale. E’ pacifico che un…
Continua a leggere...Il cavallo giustifica l’accertamento sintetico
Mentre il “nuovo” accertamento sintetico è ancora ai box, stoppato dai problemi (che sembrano risolti) di privacy, continuano le pronunce di diverse Commissioni Tributarie sul fronte del “vecchio” redditometro. Negli ultimi tempi (si veda il precedente “C’è un nuovo trend in Commissione per il redditometro” in Euroconference NEWS del 23 settembre) indubbiamente la maggior parte…
Continua a leggere...L’avviso si anticipa solo per timore di decadenza
Il comma 7 dell’articolo 12 dello Statuto del contribuente prevede che, una volta rilasciato alla parte il PVC di fine verifica, l’avviso di accertamento non possa essere emanato prima che siano decorsi 60 giorni, salvo non ricorrano ipotesi di particolare e motivata urgenza, al fine di consentire al contribuente di presentare eventuali memorie difensive. La…
Continua a leggere...Giurisprudenza più severa del fisco
Non sempre l’errore scusabile sul calcolo di sanzioni ed interessi salva il contribuente dall’applicazione delle sanzioni ordinarie per omessi o tardivi versamenti; questo è il messaggio che si può trarre dalla lettura della sentenza n.203 della CTR Lazio, pronunciata il 17 giugno 2013 e depositata lo scorso 9 luglio 2013. Insomma, sembra di avere invertito…
Continua a leggere...Anche la privacy ostacola il redditometro
Continua la battaglia tra contribuenti e fisco in relazione al nuovo strumento di accertamento sintetico: ancora una volta il Tribunale di Napoli, con una sentenza stavolta emessa al termine di un processo ordinario, giunge alla conclusione che il nuovo redditometro sia totalmente illegittimo per violazione della privacy, il tutto mentre anche il Garante, da…
Continua a leggere...Non basta l’indicazione “omesso o carente versamento” per motivare la pretesa fiscale
Nulla la cartella che indichi a fondamento della pretesa erariale la semplice dizione “carente o omesso versamento”. E’ quanto ha concluso la Corte di Cassazione con la recente ordinanza n. 20211 del 3 settembre 2013. La pronunica, molto stringata, ha così deciso in merito al ricorso proposto dall’Agenzia delle Entrate contro la sentenza della Ctr…
Continua a leggere...Il credito rivive anche con la cartella esattoriale
L’Agenzia delle entrate ha di recente stabilito che la omissione della presentazione della dichiarazione annuale dalla quale emerge un credito (si pensi al caso dell’IVA) non determina, automaticamente, il venir meno della possibilità di utilizzare l’eccedenza nel periodo successivo. Infatti, a fronte della emissione del preavviso di irregolarità che rettifica il modello del successivo…
Continua a leggere...Indagini finanziarie ed induttivo: valido l’accertamento con il riconoscimento dei costi
Il delicato tema delle indagini finanziarie e della loro traduzione in un avviso di accertamento è stato affrontato da una interessante sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso (n. 751/1/13 del 16 maggio 2013). I Giudici hanno riconosciuto la validità dell’operato dell’Ufficio, che, attesa l’impossibilità di procedere ad un riscontro documentale, ha fatto ricorso…
Continua a leggere...Il risparmio accumulato blocca il sintetico
La ricchezza accumulata negli anni precedenti a quello di accertamento sintetico è una prova valida a giustificare lo scostamento tra reddito accertabile e reddito dichiarato. E’ quanto affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n.21994 del 25 settembre 2013, che può rappresentare un utile passo in avanti nella costruzione di un quadro sempre maggiormente…
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