CONTENZIOSO
Perfezionamento della definizione delle liti
La definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti, comporta il pagamento di tutti gli importi dovuti, esclusi le sanzioni collegate al tributo e gli interessi di mora. Ai fini della definizione delle liti pendenti occorre procedere al versamento degli importi di cui all’atto impugnato e degli interessi da ritardata iscrizione a ruolo. Al fine di approfondire…
Continua a leggere...La notifica con modalità telematiche
L’articolo 16-bis del D.Lgs. 546/1992 introduce la possibilità di effettuare le comunicazioni e le notificazioni tramite posta elettronica certificata (PEC), per tale motivo l’indirizzo PEC del difensore o delle parti deve essere indicato nel ricorso o nel primo atto difensivo e l’indicazione dello stesso per le comunicazioni e le notificazioni equivale alla elezione di domicilio…
Continua a leggere...La Cassazione conferma il no al raddoppio dei termini all’Irap
Con l’ordinanza n. 1425 del 19.01.2018, la Corte di Cassazione ha ribadito che, non essendo l’Irap un’imposta per la quale sono previste sanzioni penali, è evidente che in relazione alla stessa non può operare la disciplina del raddoppio dei termini di accertamento prevista, per i periodi di imposta sino al 2015, dall’articolo 57, commi 1…
Continua a leggere...L’appello incidentale salva la questione respinta
In tema di impugnazione, la parte vittoriosa nel merito, ma rimasta soccombente su una determinata questione che sia stata espressamente respinta dal giudice od oggetto di implicita ma chiara valutazione di infondatezza, deve necessariamente proporre impugnazione incidentale sul punto, onde evitare la formazione del giudicato interno. È questo il principio sancito dalla Corte di Cassazione…
Continua a leggere...Notifica nulla senza raccomandata informativa
In caso di irreperibilità relativa del contribuente, configurabile anche quando quest’ultimo non venga reperito dall’agente postale dopo diversi tentativi di accesso, la notificazione degli avvisi e degli atti impositivi segue la procedura di cui all’articolo 140 c.p.c., il quale richiede la spedizione e l’effettiva ricezione dell’avviso di avvenuto deposito dell’atto presso la casa comunale mediante…
Continua a leggere...Rapporto tra sentenza penale e processo tributario
In linea generale, alla luce delle novità introdotte dal D.Lgs. 74/2000 e per costante orientamento della giurisprudenza di legittimità, alla pronuncia penale non può essere riconosciuta alcuna autorità di cosa giudicata nel giudizio tributario e il giudice fiscale non può che limitarsi a rilevare l’esistenza di una sentenza definitiva in materia di reati tributari, non…
Continua a leggere...Rapporto tra sentenza penale e processo tributario
In linea generale, alla luce delle novità introdotte dal D.Lgs. 74/2000 e per costante orientamento della giurisprudenza di legittimità, alla pronuncia penale non può essere riconosciuta alcuna autorità di cosa giudicata nel giudizio tributario e il giudice fiscale non può che limitarsi a rilevare l’esistenza di una sentenza definitiva in materia di reati tributari, non…
Continua a leggere...Il ricorso sana la nullità della notifica ma non la decadenza
Si è da tempo consolidato l’orientamento della giurisprudenza di legittimità secondo cui la sanatoria della nullità della notificazione prevista dall’articolo 156 c.p.c. è applicabile anche agli avvisi di accertamento tributari, in quanto la loro natura di atti sostanziali non osterebbe all’applicazione di tale norma, la quale, sempre secondo i giudici di legittimità, sarebbe peraltro richiamata…
Continua a leggere...Il perfezionamento della notifica a mezzo posta
Nel processo tributario, la notifica eseguita in via diretta dall’ufficio fiscale è disciplinata dall’articolo 14 L. 890/1982, così come modificato dall’articolo 20 L. 146/1998. In particolare, tale articolo prevede espressamente che: “la notificazione degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati al contribuente deve avvenire con l’impiego di plico sigillato e…
Continua a leggere...Fatture false e ripartizione dell’onere probatorio
In tema di ripartizione dell’onere probatorio nelle contestazioni di fatture per operazioni inesistenti, all’Agenzia delle Entrate spetta la prova, anche in forma presuntiva piuttosto che indiziaria, della circostanza che l’operazione riportata in fattura non è in realtà stata – in tutto o in parte – effettuata; dopodiché l’onere di dimostrare l’effettività dell’operazione – così contestata…
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