CONTENZIOSO
Sì al giudicato favorevole per il condebitore non opponente
In tema di contenzioso tributario, l’annullamento della pretesa impositiva ottenuto dal condebitore opponente esplica i suoi effetti verso tutti i condebitori rimasti processualmente inerti, in quanto tale annullamento colpisce l’unico atto impositivo notificato a tutti i condebitori. È questo il principio statuito dalla Corte di Cassazione con ordinanza 9 febbraio 2018, n. 3204. Nel caso…
Continua a leggere...Notifica della sentenza e decorrenza del termine di impugnazione
È inidonea a far decorrere il termine breve di impugnazione la notificazione della sentenza eseguita direttamente presso la sede della parte indicata nell’elezione di domicilio, ma a difensore diverso da quello costituito in giudizio. È questo il principio affermato dalla Corte di Cassazione con sentenza 17 gennaio 2018, n. 1047. Il caso affrontato dai Giudici…
Continua a leggere...Termini per l’impugnazione
Ai sensi del combinato disposto degli articoli 51, comma 1, e 38, comma 3, D.Lgs. 546/1992, nel processo tributario è previsto, come per il processo civile, un doppio termine di impugnazione delle sentenze: un termine breve e un termine lungo. Al fine di approfondire i diversi aspetti della materia, è stata pubblicata in Evolution, nella…
Continua a leggere...Responsabilità solidale e litisconsorzio
In tema di imposte di registro, ipotecaria, catastale, sebbene sul piano sostanziale il venditore e l’acquirente siano tenuti in solido, ai sensi dell’articolo 57 D.P.R. 131/1986 e dell’articolo 11 D.Lgs. 347/1990, al pagamento per intero delle imposte di registro, ipotecaria, catastale, in caso di revoca dei benefici per l’acquisto della prima casa, quando la revoca…
Continua a leggere...La liquidazione delle spese di lite
Nel processo tributario le spese del giudizio sono disciplinate dall’articolo 15 D.Lgs. 546/1992. In particolare il comma 1 del summenzionato articolo prevede espressamente che la parte soccombente sia condannata a rimborsare le spese di giudizio liquidate con la sentenza. Ciò nonostante, la Commissione Tributaria può compensare, in tutto o in parte, le spese di lite…
Continua a leggere...L’errore non imputabile che giustifica la rimessione in termini
La parte che non abbia proposto immediato ricorso per cassazione, facendo affidamento sull’interpretazione dell’articolo 360, comma 3, c.p.c., che riteneva non immediatamente ed autonomamente impugnabile la sentenza pronunciata ai sensi dell’articolo 353 c.p.c., non ha diritto alla rimessione in termini nella pendenza del giudizio di merito riassunto dinanzi al primo giudice, al fine di impugnare…
Continua a leggere...Il pagamento dell’imposta contestuale all’impugnazione non è spontaneo
La Corte di Cassazione, con ordinanza 30 gennaio 2018, n. 2231, ha risposto alla problematica attinente alla qualificazione del pagamento di una cartella esattoriale effettuato contestualmente all’impugnazione della stessa: tale adempimento va considerato come spontaneo, sancendone quindi l’irripetibilità, o come finalizzato solo ad evitare la possibile fase esecutiva dell’imposta dovuta? Per comprendere meglio il caso…
Continua a leggere...Ammissibile la doppia sanzione amministrativa e penale
Non viola il ne bis in idem convenzionale la celebrazione di un processo penale, e l’irrogazione della relativa sanzione, nei confronti di chi sia già stato sanzionato in via definitiva dall’Amministrazione finanziaria, purché sussista tra i due procedimenti una connessione materiale e temporale sufficientemente stretta. È questo l’innovativo principio sancito dalla Corte Costituzionale, con sentenza…
Continua a leggere...Valore probatorio del patteggiamento nel contenzioso tributario
Il patteggiamento in sede penale non sovverte il quadro probatorio in sede tributaria, in quanto il soggetto può legittimamente utilizzare autonome strategie processuali e, per tal ragione, indursi a concordare una pena per ragioni di mera opportunità, quali la riduzione dei tempi di giustizia e dei costi del procedimento. È questo il principio sancito dalla…
Continua a leggere...“Silenzio-rifiuto” impugnabile anche se da ufficio non competente
Tra gli atti dell’Amministrazione finanziaria suscettibili di impugnazione mediante ricorso al giudice tributario vi è anche il rifiuto, “espresso” o “tacito”, alla richiesta di restituzione di tributi e/o altri accessori non dovuti. Di fatti, l’articolo 19, comma 1, lett. g), D. Lgs. 546/1992, nell’elencare gli atti impugnabili dal contribuente, prevede espressamente che “il ricorso può…
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