CONTENZIOSO

Contributi: l’impugnazione del ruolo per vizi di merito va proposta contro l’Inps

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con sentenza n. 7514, depositata ieri 8 marzo, hanno sancito importanti principi in tema di opposizione a cartella di pagamento relativa a contributi previdenziali. La vicenda in esame trae origine dalla proposizione di una “impugnazione al buio”, ovvero di un ricorso con il quale il contribuente assumeva di…

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Diniego di autotutela impugnabile solo se sussistono ragioni di interesse generale

Con l’ordinanza n. 7318, depositata ieri, 7 marzo, la Corte di Cassazione è tornata a ribadire il proprio orientamento in materia di impugnabilità del diniego opposto dall’Amministrazione finanziaria a fronte di un’istanza di annullamento in autotutela. A una società veniva notificato un avviso di accertamento con il quale si contestava, per l’anno 2002, la mancata…

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Solidarietà tributaria: è opponibile solo la sentenza definitiva

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 5691, depositata ieri 22 febbraio, è intervenuta in materia di solidarietà tributaria e giudicato favorevole enunciando, nel medesimo provvedimento, ben due importanti principi di diritto. La fattispecie oggetto di esame trae origine dalla notifica alla società contribuente di alcuni avvisi di accertamento in qualità di “consolidata”, nonché di…

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La sentenza della CTR non vincola il giudice penale

La sentenza della Corte di Cassazione n. 4456, depositata ieri, 9 febbraio, costituisce un utile spunto per tornare a soffermare l’attenzione sul rapporto tra giudicato tributario e giudicato penale. Un contribuente veniva condannato per il reato di cui all’articolo 10-ter D.Lgs. 74/2000, in forza del quale è punito con la reclusione da sei mesi a…

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Omesso esame e inammissibilità del ricorso in Cassazione

Il vizio di omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti ha sostituito, modificandola, la previsione di cui al previgente motivo di impugnazione per cassazione dell’articolo 360 n. 5) c.p.c. che, anteriormente alla modifica ad opera del D.L. 83/2012, statuiva la possibilità di impugnare la…

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Dopo l’infruttuosa messa in mora l’Agenzia va condannata a pagare le spese

In tema di processo tributario, l’amministrazione finanziaria deve essere condannata al pagamento delle spese processuali ai sensi dell’articolo 15 D.Lgs. 546/1992, qualora proceda alla trasmissione dell’ordine di sgravio delle imposte indebitamente pagate dal contribuente e al relativo rimborso, soltanto dopo la infruttuosa formale messa in mora e conseguente attivazione del giudizio di ottemperanza, sebbene prima…

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Ok alla definizione agevolata senza diniego nel termine

In tema di processo tributario, il termine del 31 luglio 2020, entro il quale l’amministrazione finanziaria deve notificare il provvedimento di diniego alla definizione agevolata della controversia tributaria di cui all’articolo 6 D.L. 119/2018, ha natura perentoria; conseguentemente, la mancata notifica del diniego entro il suddetto termine produce ex se l’accoglimento per via tacita dell’istanza…

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Invalida la notifica se l’ufficiale giudiziario non relaziona sulle ricerche compiute

Con l’ordinanza n. 40467 depositata ieri 16 dicembre, la Corte di Cassazione ha rammentato che la mera indicazione di “vane le ricerche esperite sul posto” da parte dell’ufficiale giudiziario sulla relata di notifica evidenzia una carenza del procedimento notificatorio sotto il profilo della effettività delle ricerche compiute, rilevante come requisito formale indispensabile per il raggiungimento…

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Nulla la sentenza che non consente di individuare i presupposti della decisione

Con la sentenza n. 37662, depositata ieri, 1° dicembre, la Corte di Cassazione è tornata a soffermarsi sul concetto di “motivazione apparente” della sentenza e sulla conseguente nullità della stessa. Il caso riguarda un dottore commercialista, nei cui confronti era stato emesso un avviso di accertamento ricorrendo all’utilizzo del c.d. “redditometro”. Il professionista risultava possedere,…

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La proposizione di motivi aggiunti nel giudizio tributario di secondo grado

Con la proposizione del ricorso di primo grado il contribuente imposta la linea difensiva che intende spiegare avverso l’atto impositivo ritenuto illegittimo. L’individuazione, in primis e la redazione in secundis dei motivi di ricorso in questa fase processuale è fondamentale e deve essere operata con la massima oculatezza e, per quanto possibile, nella prospettiva di…

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