ISTITUTI DEFLATTIVI
Annullamento dell’atto in autotutela e spese del giudizio
L’annullamento in autotutela dell’atto impositivo da parte dell’Amministrazione finanziaria nella pendenza del giudizio proposto dal contribuente davanti alla Commissione tributaria per l’annullamento del medesimo atto comporta, ai sensi dell’articolo 46 del D.Lgs. 546/92, la cessazione della materia del contendere che deve essere dichiarata con decreto del presidente o con sentenza della Commissione tributaria. Ai fini…
Continua a leggere...Adesione al PVC: alcuni profili critici
L’art. 5 bis del D. Lgs. 218/1997 rubricato “Adesione ai Processi Verbali di Constatazione” disciplina uno degli strumenti deflattivi del contenzioso: l’adesione ai verbali contenenti violazioni in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto per i quali è prevista l’applicazione della disciplina dell’accertamento parziale. La norma prevede la possibilità per il contribuente di…
Continua a leggere...Ravvediamoci sul ravvedimento
La riforma fiscale alle porte potrebbe essere un’ottima occasione per ripensare il ravvedimento operoso disciplinato dall’art. 13 del D.Lgs. n.472/97: semplificare e potenziare questo istituto non potrebbe che far bene al difficile rapporto tra fisco e contribuenti. Una prima serie di interventi potrebbe riguardare gli omessi o tardivi versamenti. Tutti hanno apprezzato l’introduzione del cosiddetto…
Continua a leggere...Interpelli: è arrivato il momento di una revisione generale della disciplina
L’interpello è l’istanza del contribuente volta ad ottenere, prima di porre in essere il comportamento giuridicamente rilevante o di dare attuazione alla norma oggetto del quesito, il parere dell’amministrazione finanziaria in ordine alla interpretazione di una norma tributaria obiettivamente incerta rispetto ad un caso concreto e personale riferibile all’istante. Le istanze di interpello all’Agenzia delle…
Continua a leggere...La mediazione tributaria tra gli “oneri di compliance”
Nel corso dell’Audizione del 12 marzo 2014, il Presidente della Corte dei Conti ha fatto il punto delle cose da fare per raggiungere la tanto auspicata semplificazione normativa ed amministrativa. In particolare, nel paragrafo dedicato alla semplificazione fiscale ha individuato i cosiddetti “oneri di compliance”, ossia i costosi e laboriosi adempimenti che, associati alle caratteristiche…
Continua a leggere...L’Agenzia fa il punto sui risultati della mediazione
Onestamente avevamo un percezione diversa. Girando l’Italia in lungo ed in largo con il Master Breve, ascoltando i colleghi di diverse città, la sensazione era che la mediazione tributaria non avesse avuto un grande appeal tra i contribuenti. I dati dell’Agenzia delle Entrate dicono il contrario e non possiamo che prenderne favorevolmente atto. La scommessa…
Continua a leggere...La circolare n. 1/E sulla “nuova” mediazione tributaria
La prima circolare del 2014 è dedicata alle novità introdotte dalla legge di stabilità in materia di mediazione tributaria. Il legislatore ha apportato delle modifiche sostanziali alla disciplina della mediazione per evitare quelle censure di incostituzionalità che su essa gravano e sulle quali si dovrà pronunciare (comunque) la Corte Costituzionale. Il documento di prassi evidenzia…
Continua a leggere...Reverse charge e ravvedimento operoso
A partire dal 20 febbraio 2010 i rappresentanti fiscali italiani e le identificazioni dirette di soggetti esteri non sono più legittimati ad emettere fatture con Iva in relazione alle cessioni interne italiane a meno che il cliente, essendo un consumatore finale, non sia in grado di implementare l’inversione contabile. Questo principio vale per i servizi…
Continua a leggere...La mediazione rileva anche ai fini INPS
La legge di stabilità 2014 modifica le norme in materia di reclamo/mediazione con estensione degli effetti anche ai fini INPS. Con riferimento a tale ultima novità, il Legislatore ha normato quanto già affermato dall’Agenzia delle Entrate con circolare 9/E/2012 nell’ambito della quale, al punto 1.4, l’amministrazione ha chiarito che: “la mediazione produce effetti anche sui…
Continua a leggere...In caso di accertamento con adesione spetta sempre il maggior termine di 90 giorni per impugnare
Il problema sembrava ormai risolto, ma l’insidia è sempre dietro l’angolo. L’art. 6, comma 3, del D. Lgs. 218/97 prevede che nel caso di presentazione dell’istanza di accertamento con adesione, i termini per impugnare l’atto sono sospesi per 90 giorni. In tal modo la parte contribuente, ai fini della proposizione del ricorso, avrà a disposizione…
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