ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO

Nella notifica al difensore domiciliatario prevale l’elemento personale

La nullità e la inesistenza della notifica producono effetti diversi; inoltre, la notifica al difensore domiciliatario costituito effettuata in un luogo diverso dallo studio professionale è valida poiché deve darsi prevalenza all’elemento personale rispetto a quello topografico. Tali principi sono stati affermati dalla Suprema Corte nella sentenza n. 8154 del 22.04.2015 con la quale ha…

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Per la validità della notifica l’ufficio deve produrre i CAD

È condizione imprescindibile per il perfezionamento della notifica la spedizione delle Comunicazioni di Avvenuto Deposito (ossia i c.d. CAD) nel caso in cui, nelle notifiche effettuate a mezzo posta, l’agente postale non possa consegnare il piego per temporanea assenza del destinatario o per mancanza, inidoneità o assenza di persone idonee a ricevere la notifica. Infatti,…

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La circolare dell’Ordine di Milano sulla Voluntary

È stato pubblicato ieri sul sito dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano un articolato documento di studio in materia di collaborazione volontaria. Lo studio, predisposto su iniziativa del gruppo di studio sulla voluntary disclosure dell’ODCEC di Milano in collaborazione con la Fondazione Nazionale dei Commercialisti, è suddiviso in diciotto temi di interesse,…

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Emerge finalmente la distinzione tra valore e corrispettivo

I decreti attuativi della Legge Delega di riforma del sistema fiscale (legge 11-03-2014 n.23) spaziano in ambiti molto differenziati e contengono numerose disposizioni che possono incidere sulla operatività quotidiana dei professionisti; in particolar modo, appare denso di novità il c.d. decreto “crescita ed internazionalizzazione delle imprese”. Nell’attesa di verificare quale sarà (e, vista l’esperienza passata,…

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La decadenza dall’accertamento non è rilevabile d’ufficio

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n.171/15, ha ribadito che nell’ambito del contenzioso tributario spetta al contribuente interessato far valere in sede processuale a detrimento dell’Amministrazione finanziaria la sopravvenienza della decadenza di quest’ultima dal tempestivo esercizio del potere di accertamento. Il termine stabilito a pena di decadenza dall’art.43 d.P.R. n. 600/1973 per l’esercizio da parte…

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La Cassazione si esprime sulla validità della L. 67/2014

Secondo la Cassazione, finché non saranno emanati i decreti delegati previsti dalla legge delega sulla depenalizzazione n. 67/2014, chi non versa i contributi previdenziali ed assistenziali, anche se per importi inferiori a Euro 10.000,00 per ogni periodo di imposta, commette un reato e non un semplice illecito amministrativo. È quanto statuito dalla terza sezione penale…

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Il cambio di interpretazione non permette un nuovo accertamento

Nella quasi totalità degli avvisi di accertamento, ad eccezione specifica di quelli c.d. “parziali” ex articolo 41-bis del DPR 600/73, vige il divieto di reiterazione del controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria, tranne il caso specifico del sopraggiungere di nuovi elementi sconosciuti in sede di primo confronto. In tale direzione è esplicito l’articolo 43, quarto comma,…

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Accertamento nullo se l’Ufficio dimentica i documenti del contribuente

La Corte di Cassazione, con sentenza n.6971/15, accogliendo il ricorso promosso da un contribuente, ha nuovamente riconosciuto l’obbligatorietà (a pena di nullità dell’avviso accertamento emanato) dell’instaurazione da parte dell’Amministrazione finanziaria di adeguato contraddittorio in caso di ricorso alla procedura di accertamento tributario standardizzato. La vicenda processuale traeva origine dalla notifica al contribuente di un invito…

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Congruità e coerenza studi di settore

Il risultato di congruità e coerenza alle risultanze degli studi di settore (naturale o per adeguamento) porta con sé la possibilità di avvalersi del regime premiale introdotto dall’art. 10, co. 9 e 10, del D.L. 06.12.2011 n. 201, applicabile ai contribuenti che risultano congrui (anche per effetto di adeguamento) e coerenti agli studi di settore….

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Compensazioni oltre soglia: certa la sanzione al 30%

In questi giorni di predisposizione dei modelli dichiarativi, può capitare di avvedersi che un contribuente abbia ecceduto la soglia massima di compensazioni possibile. In tali casistiche, fermo restando la conoscenza del tetto massimo previsto dalla legge 388/2000 (art. 34) attualmente pari a 700.000 euro, viene da pensare a quale sia il corretto trattamento sanzionatorio, ritenendo…

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