ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO
Il contraddittorio endo-procedimentale…lontana realtà? – parte prima
I rapporti tra il cittadino-contribuente e l’Amministrazione finanziaria non sono quasi mai “idilliaci”, a prescindere da chi possa avere ragione o torto. Il cittadino è frequentemente prevenuto nei confronti degli Uffici fiscali, vedendovi tendenzialmente acerrimi “nemici”, a causa del fatto che gli atti impositivi sono capaci d’incidere, a volte anche in maniera rilevante, sulla sua…
Continua a leggere...Ricorso in Cassazione inammissibile se meramente compilativo
Con la sentenza della Sezione III n. 2848 depositata in data 13.02.2015 la Corte di Cassazione è intervenuta sull’interpretazione dell’art. 366 c.p.c., disciplinante il contenuto del ricorso per Cassazione, chiarendo che “l’esposizione sommaria dei fatti della causa”, previsto quale requisito necessario del ricorso dal n. 3) dei citato articolo a pena di inammissibilità, non può…
Continua a leggere...Mediazione parziale, questa sconosciuta
Almeno in linea teorica, nella procedura di mediazione tributaria sussiste la possibilità di giungere ad una conclusione parziale, ossia limitata ad alcuni aspetti che l’ufficio procedente ritiene di condividere rispetto alle deduzioni del contribuente, con prosieguo in contenzioso tributario dei rilievi su cui non è stato trovato un punto d’intesa. Il vantaggio ottenibile è di…
Continua a leggere...Società di comodo, ma non troppo
Approssimandosi il tempo per la predisposizione dei progetti di bilancio e per la connessa definizione del reddito imponibile e delle correlate imposte, ci poniamo ancora una volta il tema se e quando una società possa dirsi “di comodo” nel senso delineato dall’art. 30 della Legge n. 724/1994. Vengono allora in evidenza due considerazioni strutturali, che…
Continua a leggere...La Cassazione torna sull’abuso del diritto
La Corte di Cassazione con la sentenza n.439/15 sancisce il principio che nei processi di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale integra gli estremi della condotta elusiva quella costruzione che, tenuto conto sia della volontà delle parti implicate che del contesto fattuale e giuridico, ponga quale elemento essenziale dell’operazione economica lo scopo di ottenere vantaggi fiscali, con…
Continua a leggere...Gli impianti fotovoltaici possono sfuggire alle società di comodo
Il rapporto tra impianti fotovoltaici e la normativa società di comodo rappresenta ancora oggi un problema da non sottovalutare, nonostante i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle entrate con la C.M. n. 36/E/2013, mediante la quale l’Amministrazione finanziaria ha fornito una quadro (quasi) “completo” circa l’inquadramento, mobiliare o immobiliare e non solo, degli impianti che producono energia…
Continua a leggere...Le società di comodo e le imprese immobiliari: un caso “classico”
Come noto ormai da molti anni, la disciplina riguardante le c.d. “società di comodo” è stata introdotta nel nostro ordinamento dal comma 1 dell’art. 30 L. n. 724/1994, al fine di perseguire l’ambizioso obiettivo di contrastare comportamenti elusivi, rappresentati dalla “classica” interposizione di una società fittizia, quale soggetto titolare di determinati beni che, invece, rimanevano…
Continua a leggere...Equitalia e pignoramento di conti correnti: strumento sempre più diffuso
Il pignoramento dei conti correnti bancari rientra nel più ampio genus della espropriazione dei crediti presso terzi e rappresenta uno strumento di riscossione coattiva dei crediti erariali che Equitalia sta utilizzando, con sempre maggiore frequenza, nell’esercizio della sue funzioni di recupero dei crediti erariali. La disciplina che ci accingiamo ad esaminare è rinvenibile nell’art. 72-bis…
Continua a leggere...La motivazione della sentenza per relationem
Con l’ordinanza n. 242 del 12.01.2015, la Corte di Cassazione è tornata ad occuparsi del tema della stesura delle sentenze con la tecnica della motivazione per relationem. Nel caso di specie la Suprema Corte, previa riunione di tre ricorsi presentati dall’Agenzia delle entrate nei confronti di una società aventi ad oggetto avvisi di accertamento concernenti…
Continua a leggere...I limiti del giudicato implicito
Con la recente ordinanza n. 322 del 13 gennaio 2015 la Suprema Corte è tornata a pronunciarsi sul tema del giudicato implicito. Nel caso di specie, gli eredi di una contribuente avevano impugnato la sentenza della Commissione Tributaria Centrale che aveva rigettato il ricorso della loro dante causa avverso la sentenza di secondo grado che…
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