ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO

Nuovi ravvedimenti, “incroci” da gestire

Le nuove riduzioni delle sanzioni previste in materia di ravvedimento operoso, unitamente alla normativa transitoria prevista per la definizione degli atti e alla possibilità di utilizzare i chiarimenti del passato, in primis il ravvedimento frazionato, pongono il contribuente innanzi ad una serie di alternative utili per rimediare agli errori commessi, che devono essere sapientemente gestite…

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La tardiva costituzione del resistente

L’art. 1, comma 2 del D. Lgs n. 546/1992 stabilisce che i giudici tributari debbano applicare le “norme del presente decreto e, per quanto da esse non disposto e con esse compatibili, le norme del codice di procedura civile”. Come è noto, tuttavia, il processo tributario, rispetto a quello civile ed amministrativo, conserva una sua…

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Accertamento a società estinte con effetto retroattivo

Come noto, l’articolo 28, comma 4, del Decreto “Semplificazioni”, è intervenuto sulla disciplina dei termini per la notifica degli atti tributari alle società estinte, prevedendo, in particolare, che ai soli fini della validità e dell’efficacia degli atti di liquidazione, accertamento, contenzioso e riscossione dei tributi, contributi, sanzioni ed interessi, “l’estinzione della società ha effetto trascorsi…

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Litisconsorzio e sospensione del processo per le società di persone – 2° parte

In un precedente intervento pubblicato su questo quotidiano (Litisconsorzio e sospensione del processo per le società di persone – 1° parte), si è evidenziato come nel contenzioso tributario la mancata riunione dei ricorsi nelle cause litisconsortili può comportare una disparità di trattamento nella tempistica del rimborso delle somme versate in pendenza di lite. Si è…

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Non detrae l’Iva chi non poteva non essere a conoscenza dell’evasione

Fatto impeditivo del diritto alla detrazione dell’Iva non è soltanto la consapevolezza che l’operazione si inserisca in una catena di prestazioni a monte della quale vi è un’evasione, ma anche il fatto che l’operatore, operando sulla base della comune diligenza, avrebbe dovuto essere a conoscenza anche della natura delle operazioni pregresse. E’ quanto ribadito dalla…

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Le cause ostative alla Voluntary disclosure

Prima di fare il punto sui costi e benefici della procedura di collaborazione volontaria la domanda, a monte, che ci si deve porre è quella sulla esistenza di eventuali cause ostative che precludano l’accesso alla voluntary. L’art. 5-quater, comma 2 del D.L. n. 167/1990, come introdotto dalla L. n. 186/2014, prevede che la collaborazione volontaria…

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Il pvc non impedisce il ravvedimento, ma il conto è più salato

Torniamo ad affrontare il tema del ravvedimento operoso (si veda “La dichiarazione integrativa e il ravvedimento operoso “allungano” il termine di prescrizione” del giorno 14 gennaio 2015), la cui disciplina è stata modificata in modo sostanziale dalla Legge di Stabilità 2015, con la possibilità di utilizzare le nuove regole anche per regolarizzare violazioni commesse prima del…

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Accertamento standardizzato e poteri del giudice tributario

Con la sentenza n. 26511 del 17.12.2014, la Corte di Cassazione statuisce che l’applicazione del “metodo standard” più aggiornato rientra a pieno titolo nell’esercizio della competenza attribuita al Giudice tributario, chiamato a definire il rapporto obbligatorio controverso nell’an e nel quantum. Tale pronunciamento affronta, quindi, due aspetti di rilievo relativi agli accertamenti c.d. standardizzati mediante…

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Litisconsorzio e sospensione del processo per le società di persone – 1° parte

Nel contenzioso tributario la mancata riunione dei ricorsi nelle cause litisconsortili può comportare una disparità di trattamento nella tempistica del rimborso delle somme versate in pendenza di lite. Anche per questo motivo è opportuno adoperarsi da subito per avere un unico processo tributario con presenti tutte le parti ovvero, qualora i giudici non provvedano in…

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La dichiarazione integrativa e il ravvedimento operoso “allungano” il termine di prescrizione

Come noto, dal 1° gennaio 2015, con l’entrata in vigore della Legge di Stabilità, il ravvedimento operoso cambia pelle. La filosofia che ha seguito il legislatore è quella di concepire il ravvedimento operoso non più come strumento “temporaneo” per l’autocorrezione da parte dei contribuenti di violazioni commesse, da mettere in campo entro il termine di…

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