ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO

Il ravvedimento operoso dell’imposta di registro

L’istituto del ravvedimento operoso, contenuto nell’art. 13 del D. Lgs. n. 472/97, è uno strumento tipicamente utilizzato dai contribuenti per regolarizzare violazioni tributarie riguardanti gli omessi versamento o le infedeli dichiarazioni al fine di evitare che tali violazioni siano constatate dall’Amministrazione Finanziaria con l’applicazione delle sanzioni in misura ordinaria. L’adempimento spontaneo del contribuente, infatti, consente…

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La riscossione nel processo tributario in attesa dell’attuazione della delega

La delega fiscale si occupa di processo tributario e di norme che riguardano la riscossione in pendenza di giudizio. Ad oggi, però, i decreti delegati non hanno ancora visto la luce ed i contribuenti si confrontano ancora con norme di non sempre univoca interpretazione.La legge 11 marzo 2014 n. 23 prevede l’introduzione, ai sensi dell’art….

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Redditometro presunzione semplice, la congruità agli studi stoppa l’accertamento

La CTR di Perugia, con la sentenza n. 32/04/14, asserisce in maniera chiara che il redditometro deve essere considerato alla stregua di una presunzione semplice e che dunque onere dell’Amministrazione finanziaria è di tarare il derivante accertamento in funzione della concreta realtà del contribuente, corroborando le risultanze della stima sulla base di ulteriori elementi disponibili….

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Statuto del contribuente – rapporto tra pvc e avvisi accertamento

Le recenti sentenze della CTR Firenze n. 1396/14 e della CTR Milano n. 3467/14 offrono l’occasione per fare il punto della situazione sulle possibili cause di illegittimità degli avvisi di accertamento non preceduti da PVC e su quelli non contenenti adeguate risposte alle osservazioni e richieste comunicate dal contribuente nei 60 giorni dalla notifica del…

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Motivazione per relationem: allegazione documentale solo se necessaria

  La Corte di Cassazione, con sentenza n. 20928/2014, ha statuito che l’obbligo sussistente in capo all’Amministrazione finanziaria di allegare all’avviso di accertamento l’atto in esso richiamato “per relationem” non è affatto incondizionato. Detto obbligo deve piuttosto mostrarsi rispettoso del principio di ragionevolezza, ritenuto dalla Corte imprescindibile per l’interprete che si approcci alla disposizione dello…

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L’udienza tributaria tra strategie di difesa e regole non scritte

L’udienza di discussione di una causa è sempre un momento delicato. Soprattutto se, come nei giudizi tributari, si risolve in un unico momento nel quale si illustra per la prima volta il caso alla Commissione Tributaria, si discute il merito, si evidenziano le prove fornite e si precisano le conclusioni. Un’unica udienza nella quale “ci…

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Accertamento con adesione: per la Cassazione non è obbligatorio invitare il contribuente

Con la Sentenza n.21991 del 17 ottobre 2014 si è scritto un nuovo capitolo, forse decisivo, riguardante l’interpretazione della norma contenuta nell’art. 6, comma 4, del D. Lgs. 218/1997, ovvero la previsione nell’ambito dell’accertamento con adesione per cui “ entro quindici giorni dalla ricezione dell’istanza di cui al comma 2, l’ufficio, anche telefonicamente o telematicamente,…

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Costi occulti e beneficiari, per la Cassazione serve la prova analitica

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22920, depositata in cancelleria il 29 ottobre 2014, torna ad esprimersi in materia di accertamenti bancari con delle posizioni di assoluta rigidità, soprattutto se poste in confronto con le razionali tesi della Corte Costituzionale. È pur vero che quest’ultima si è espressa limitatamente ai professionisti, ma è…

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La distinzione tra autotutela “sostitutiva” e autotutela “integrativa”

L’esercizio del potere di autotutela, disciplinato dalla L. 241/1990, rappresenta quella generale capacità della Pubblica Amministrazione di risolvere in maniera autonoma eventuali “conflitti” conseguenti l’emissione di provvedimenti, nel tentativo di realizzare quell’interesse pubblico che la stessa ha il dovere di tutelare, assicurando al tempo stesso equità e trasparenza nella propria azione. In ambito tributario si…

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Niente responsabilità solidale per gli eredi per imposta di registro

  Gli eredi rispondono del debito del defunto verso il Fisco relativo all’ imposta di registro solo pro quota e non in solido. E’ quanto statuito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 22426/2014 nella quale è stato specificato che il principio della corresponsabilità solidale degli eredi per i debiti tributari previsto in relazione…

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