ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO

Indagini finanziarie, occhio alla prova contraria

Il potere “invasivo” delle indagini finanziarie è noto e due sentenze recentissime della Corte di Cassazione lo confermano. In primo luogo, la sentenza n. 10043 depositata lo scorso 8 maggio, sesta sezione civile, secondo cui anche nei confronti dei professionisti è sufficiente al fisco provare i collegamenti di conti correnti di terzi soggetti per ottenere…

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Nullo l’avviso di rettifica per le ipocatastali se non preceduto da accertamento Iva

Nella sentenza n. 1 dell’11.01.2013 la CTR Trieste esprime un suo interessante convincimento sul rapporto esistente, in ambito immobiliare, tra IVA e imposte ipotecarie e catastali. Nello specifico, dalla lettura della sentenza si ricava che per le cessioni di immobili assoggettate ad IVA: le imposte ipotecarie e catastali vanno commisurate sulla base imponibile determinata ai…

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Accertamento da studi di settore e motivazione della sentenza

In un’unica pronuncia la Corte di Cassazione affronta, nuovamente, temi frequentemente sottoposti al suo vaglio a seguito di sentenze non adeguatamente motivate. La vicenda, oggetto della sentenza n. 7658 del 02/04/2014, nasceva dall’emissione, nei confronti di un soggetto esercente attività di impresa per il trattamento ed il rivestimento dei metalli, di un avviso di accertamento…

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Sequestro per equivalente di immobili: deve essere considerato il valore di mercato

Con la recente e interessante sentenza n. 15417 del 04/4/2014, la Suprema Corte di Cassazione, Sezione Terza Penale, ha ritenuto che, in tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente avente ad oggetto beni immobili, sia possibile riferirsi al valore di mercato di questi e non a quello catastale ai fini della determinazione del…

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Ristretta base di società estinta: nullo l’accertamento nei confronti dei soci

Nel caso di presunzione di distribuzione di utili di società ormai estinta, è nullo l’accertamento notificato ai soci. La cancellazione dal Registro delle Imprese comporta non solo l’invalidità degli atti emessi nei confronti del soggetto “estinto” ma anche di quelli riguardanti i soci. È questo il principio contenuto nella sentenza n. 86 del 12.11.2013 resa…

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Presunzioni da black list

  Di presunzioni tributarie stiamo scoppiando. Tutti i giorni leggiamo interi manifesti dedicati alla Semplificazione. Ma semplificare, obiettivo già di per sé pressoché impossibile, non basta. Uno Stato di diritto deve fondarsi su certezze: se i contribuenti vanno continuamente soggetti ad accertamenti presuntivi perdono certezza, fiducia. Le presunzioni sono in parte figlie di creazioni del…

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Nell’avviso di accertamento devono essere indicati gli estremi della notizia di reato per invocare il raddoppio dei termini

Senza la comunicazione della notizia di reato, l’Ufficio non può usufruire del raddoppio dei termini per l’accertamento: è quanto statuito dalla Commissione tributaria regionale di Roma con la sentenza n. 1529/1/2014. Nel caso in esame, l’Agenzia delle entrate, Direzione Provinciale di Roma, aveva emesso un avviso di accertamento nei confronti di una società, notificato in…

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Le sentenze debbono essere adeguatamente motivate

  La sentenza 8850 depositata il giorno 16 aprile 2014 dalla Cassazione rappresenta un ottimo documento da analizzare per valutare il tema dell’obbligo di motivazione delle sentenze delle Commissioni Tributarie. La questione non appare di mero stile o di limitato interesse per gli “affetti” da curiosità scientifica, bensì un tema sul insistere quando ci si…

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Anche un’associazione che svolge in via principale attività commerciale può erogare compensi per attività sportive dilettantistiche

Constatiamo con un certo rammarico che, con il passare del tempo, le sentenze che riguardano questioni di carattere tributario in cui sono protagonisti soggetti sportivi dilettantistici invece di migliorare sotto il profilo della chiarezza e dell’approfondimento troppo spesso risultano sbrigative e superficiali e sembrano scritte solo per compiacere una certa corrente di pensiero che vede…

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Si prescrive in dieci anni dalla chiusura del c/c l’azione di ripetizione di indebito degli interessi anatocistici capitalizzati trimestralmente

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 4518 del 26/02/2014, torna sul tema dell’anatocismo bancario, ed in particolare sul decorso del termine di prescrizione dell’azione di ripetizione di quanto indebitamente versato a titolo di capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi. La questione della ripetibilità di quanto corrisposto alle banche a titolo di interessi su interessi,…

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