ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO

L’intimazione ad adempiere è un atto impugnabile dal contribuente

L’Agenzia delle entrate, durante un incontro con la stampa specializzata, ha chiarito che l’atto d’intimazione emesso per il recupero delle somme dovute a seguito di sentenza di primo e secondo grado, in caso di accertamento esecutivo, può essere impugnato dal contribuente innanzi alla Commissione tributaria. Com’è noto, con l’articolo 29 del D.L. 78/2010 è stato…

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Non rileva ai fini fiscali l’autoconsumo di pasti e bevande da parte dei titolari di ristoranti e bar e dei loro dipendenti

Nei ristoranti e nei bar è del tutto abituale il consumo di pasti e bevande da parte del titolare e dei dipendenti. Da ciò il dubbio se e in che termini tale consumo possa avere un qualche rilievo impositivo, per quanto concerne sia l’IVA che le imposte sui redditi. La questione viene di solito affrontata…

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Nullo l’accertamento che recepisce acriticamente il PVC

L’obbligo di motivazione non si può eludere. E se un avviso di accertamento richiama un PVC, tale circostanza non esime l’ufficio da una propria valutazione autonoma dei presupposti impositivi. L’Agenzia delle Entrate ha quindi l’onere di un attento e puntuale esame dei rilievi contenuti nel processo verbale di constatazione e di tale percorso logico valutativo…

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Fatture oggettivamente false, obbligatorio il vaglio di tutti gli elementi della controversia

False fatture oggettive, il giudice di merito deve sempre analizzare gli elementi decisivi per comprendere la reale esecuzione di un’operazione asserita quale falsa. In assenza, la sentenza difetta sul piano motivazionale e necessita di essere riconsiderata. Queste le conclusioni della sentenza n. 4614 del 26 febbraio 2014 della Corte di Cassazione, che ha ribadito come,…

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La residenza fiscale delle piattaforme on-line prevale la sede della direzione

  Sebbene, anche di recente (si vedano gli interventi del 21 e 27 febbraio di Ennio Vial e Vita Pozzi, nonché l’interessante disamina di Massimiliano Tasini datata 15 febbraio) vi siano state occasioni per parlare del tema legato all’esterovestizione societaria e alle conseguenze che essa determina in ambito tributario – con particolare riferimento al contenzioso…

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Pignoramento invalido se notificato ad un soggetto giuridico inesistente: il trust

Con la recentissima sentenza n.307 del 25/2/2014 il Tribunale di Reggio Emilia ha statuito che il Giudice dell’Esecuzione può rilevare d’ufficio l’invalidità dell’atto di pignoramento, quando lo stesso venga posto in essere nei confronti di un soggetto giuridico inesistente, quale il trust. Nel caso in esame il creditore procedente proponeva opposizione avverso l’ordinanza del 25.3.2013…

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Principio di specialità in campo penal-tributario

L’art. 19, c. 1, del D. Lgs 74/2000, mutuandolo dall’art. 15 del Codice penale, ha introdotto il principio di specialità il quale stabilisce che qualora un determinato fatto sia idoneo ad integrare la violazione di due distinte disposizioni che prevedono l’applicazione di una sanzione amministrativa e di una sanzione penale, troverà applicazione quella delle due…

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Le norme, per l’Agenzia delle Entrate, non si leggono ma si interpretano pro – fisco anche per gli enti non commerciali

Esaminata la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Bologna n. 61/11/14, depositata il 15.01.2014, mi convinsi che doveva trattarsi di mera distrazione del Giudicante. Infatti era stata accertata una associazione culturale, che nulla aveva di sportivo, che aveva optato, per la determinazione del reddito e dell’Iva da versare per l’attività commerciale svolta, per l’applicazione del…

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L’autosufficienza del ricorso in Cassazione

In caso di sentenza sfavorevole, in tutto o in parte, della Commissione tributaria regionale, è sempre bene rammentare che nella successiva eventuale fase di impugnazione di legittimità dinanzi alla Corte di Cassazione si esce dall’ambito del processo tributario strettamente inteso, disciplinato dal d. lgs. 546/92, e si entra in quello civile regolato per l’appunto dal…

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Imputabilità per dichiarazione infedele in relazione alla contestazione dell’indeducibilità di costi da reato

L’articolo 4 del D. Lgs. n. 74/2000 nel punire “chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, indica in una delle dichiarazioni annuali relative a dette imposte elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo od elementi passivi fittizi”, richiede necessariamente, per la sua applicabilità, oltre alla doppia previsione…

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