ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO
Il concorso dell’extraneus nei reati fallimentari
Il consulente di una società fallita, che riveste anche il ruolo di componente del consiglio di amministrazione di società partecipata che ha beneficiato, poco prima della dichiarazione di fallimento, di un consistente aumento di capitale, risponde del reato di bancarotta fraudolenta per distrazione. E’ quanto statuito in tema di reati fallimentari dalla sezione V della…
Continua a leggere...L’avviso si anticipa solo per timore di decadenza
Il comma 7 dell’articolo 12 dello Statuto del contribuente prevede che, una volta rilasciato alla parte il PVC di fine verifica, l’avviso di accertamento non possa essere emanato prima che siano decorsi 60 giorni, salvo non ricorrano ipotesi di particolare e motivata urgenza, al fine di consentire al contribuente di presentare eventuali memorie difensive. La…
Continua a leggere...Contributo unificato “multiplo” richiesto anche su appello tributario a fronte di unica sentenza C.T.P.
Il contributo unificato di iscrizione a ruolo è dovuto, per ciascun grado di giudizio, nel processo civile, nel processo amministrativo e nel processo tributario (“contributo unificato tributario” – C.U.T.). Uno dei problemi che spesso emerge per la quantificazione del contributo unificato tributario nel processo di primo grado riguarda la fattispecie in cui il contribuente, mediante…
Continua a leggere...Diniego liti fiscali pendenti legittimo nel caso di cartelle di pagamento che “assolvono a funzione impositiva”
Alla cartella di pagamento va negata natura di atto impositivo autonomo, direttamente impugnabile come tale, allorchè essa faccia seguito ad un avviso di accertamento, ma non anche nei casi in cui essa costituisca l’unico atto che consente al contribuente di mettere in discussione la debenza del tributo: in tali casi, infatti, l’atto deve essere qualificato,…
Continua a leggere...Fatture false: secondo la Cassazione risponde anche il commercialista
Con la recentissima sentenza n. 39873 del 26/09/2013, la Sezione III della Corte di Cassazione ha statuito che si configura il reato di dichiarazione fraudolenta per il commercialista che contabilizza, nelle dichiarazioni del cliente, fatture che sapeva essere false in quanto emesse da un’impresa fittizia con sede nel suo studio. Nel caso in esame, al…
Continua a leggere...Giurisprudenza più severa del fisco
Non sempre l’errore scusabile sul calcolo di sanzioni ed interessi salva il contribuente dall’applicazione delle sanzioni ordinarie per omessi o tardivi versamenti; questo è il messaggio che si può trarre dalla lettura della sentenza n.203 della CTR Lazio, pronunciata il 17 giugno 2013 e depositata lo scorso 9 luglio 2013. Insomma, sembra di avere invertito…
Continua a leggere...Autotutela: quale limite alla discrezionalità dell’ufficio?
L’art. 1 del D.M. 37/1997 prevede in capo all’Ufficio competente, od in caso di inerzia di questo, in capo alla Direzione Regionale dalla quale lo stesso dipende, il potere di annullamento o di revoca dell’atto illegittimo. L’autotutela dell’Amministrazione finanziaria, al pari di quella di qualsiasi Pubblica Amministrazione, è attività che consiste nel riesame di un…
Continua a leggere...Anche la privacy ostacola il redditometro
Continua la battaglia tra contribuenti e fisco in relazione al nuovo strumento di accertamento sintetico: ancora una volta il Tribunale di Napoli, con una sentenza stavolta emessa al termine di un processo ordinario, giunge alla conclusione che il nuovo redditometro sia totalmente illegittimo per violazione della privacy, il tutto mentre anche il Garante, da…
Continua a leggere...Non basta l’indicazione “omesso o carente versamento” per motivare la pretesa fiscale
Nulla la cartella che indichi a fondamento della pretesa erariale la semplice dizione “carente o omesso versamento”. E’ quanto ha concluso la Corte di Cassazione con la recente ordinanza n. 20211 del 3 settembre 2013. La pronunica, molto stringata, ha così deciso in merito al ricorso proposto dall’Agenzia delle Entrate contro la sentenza della Ctr…
Continua a leggere...La mediazione tributaria: oltre i profili di incostituzionalità
Come noto, a seguito delle modifiche apportate al D.Lgs. n.546/1992 dal D.L. n.98/2011, è stato introdotto nel nostro ordinamento l’istituto della mediazione tributaria obbligatoria per le controversie di valore non superiore ad € 20.000 e derivanti da atti notificati dall’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° aprile 2012. In particolare, possono essere oggetto di mediazione,…
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