ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO
Giurisprudenza più severa del fisco
Non sempre l’errore scusabile sul calcolo di sanzioni ed interessi salva il contribuente dall’applicazione delle sanzioni ordinarie per omessi o tardivi versamenti; questo è il messaggio che si può trarre dalla lettura della sentenza n.203 della CTR Lazio, pronunciata il 17 giugno 2013 e depositata lo scorso 9 luglio 2013. Insomma, sembra di avere invertito…
Continua a leggere...La mediazione tributaria: oltre i profili di incostituzionalità
Come noto, a seguito delle modifiche apportate al D.Lgs. n.546/1992 dal D.L. n.98/2011, è stato introdotto nel nostro ordinamento l’istituto della mediazione tributaria obbligatoria per le controversie di valore non superiore ad € 20.000 e derivanti da atti notificati dall’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° aprile 2012. In particolare, possono essere oggetto di mediazione,…
Continua a leggere...Anche la privacy ostacola il redditometro
Continua la battaglia tra contribuenti e fisco in relazione al nuovo strumento di accertamento sintetico: ancora una volta il Tribunale di Napoli, con una sentenza stavolta emessa al termine di un processo ordinario, giunge alla conclusione che il nuovo redditometro sia totalmente illegittimo per violazione della privacy, il tutto mentre anche il Garante, da…
Continua a leggere...Non basta l’indicazione “omesso o carente versamento” per motivare la pretesa fiscale
Nulla la cartella che indichi a fondamento della pretesa erariale la semplice dizione “carente o omesso versamento”. E’ quanto ha concluso la Corte di Cassazione con la recente ordinanza n. 20211 del 3 settembre 2013. La pronunica, molto stringata, ha così deciso in merito al ricorso proposto dall’Agenzia delle Entrate contro la sentenza della Ctr…
Continua a leggere...La compensazione delle spese di giudizio solo per gravi ed eccezionali ragioni
Ancora oggi, frequentemente, si assiste ad una immotivata compensazione delle spese di giudizio da parte del giudice tributario ovvero ad una stereotipa motivazione sul punto: la recente Sentenza della CTR Lazio, Sezione 1^ (Pres. Lauro, Rel. Tozzi), n. 175/01/13 del 3.4.2013, offre lo spunto per una disamina dell’argomento. E’ noto che la novella legislativa portata…
Continua a leggere...Il credito rivive anche con la cartella esattoriale
L’Agenzia delle entrate ha di recente stabilito che la omissione della presentazione della dichiarazione annuale dalla quale emerge un credito (si pensi al caso dell’IVA) non determina, automaticamente, il venir meno della possibilità di utilizzare l’eccedenza nel periodo successivo. Infatti, a fronte della emissione del preavviso di irregolarità che rettifica il modello del successivo…
Continua a leggere...Indagini finanziarie ed induttivo: valido l’accertamento con il riconoscimento dei costi
Il delicato tema delle indagini finanziarie e della loro traduzione in un avviso di accertamento è stato affrontato da una interessante sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso (n. 751/1/13 del 16 maggio 2013). I Giudici hanno riconosciuto la validità dell’operato dell’Ufficio, che, attesa l’impossibilità di procedere ad un riscontro documentale, ha fatto ricorso…
Continua a leggere...Il risparmio accumulato blocca il sintetico
La ricchezza accumulata negli anni precedenti a quello di accertamento sintetico è una prova valida a giustificare lo scostamento tra reddito accertabile e reddito dichiarato. E’ quanto affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n.21994 del 25 settembre 2013, che può rappresentare un utile passo in avanti nella costruzione di un quadro sempre maggiormente…
Continua a leggere...I “furbetti” tra sequestri e dintorni
La sentenza n.37591/2013 della Corte di Cassazione, Sezione Penale, nel ribaltare a favore del contribuente le due precedenti pronunce di merito, annulla il sequestro per equivalente su beni dell’amministratore di una società di capitali inizialmente concesso dal Tribunale sulla scorta di argomentazioni assai lineari e persuasive. Ricordiamo brevemente che dal 2008 è operante anche in…
Continua a leggere...Più tutela per l’unico immobile del debitore
Il Decreto del Fare ha proceduto alla modifica della disciplina dell’espropriazione immobiliare sostituendo interamente il primo comma dell’art. 76 del D.P.R. n. 602/1973. Le modifiche introdotte mirano a tutelare il contribuente attribuendogli maggiori garanzie nell’ambito della procedura. In ambito tributario il procedimento (attraverso cui si realizza l’esecuzione forzata sui beni immobili del debitore) introdotto con…
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