PENALE TRIBUTARIO
Utilizzo delle dichiarazioni rese dal professionista in ambito penale
Nell’ambito degli ordinari poteri riservati agli uffici finanziari, ai sensi dell’articolo 52, comma 3, del D.P.R. 633/1972, è necessaria l’autorizzazione del procuratore della Repubblica o dell’autorità giudiziaria per procedere durante l’accesso a perquisizioni personali e all’apertura coattiva di pieghi sigillati, borse, casseforti, mobili, ripostigli e simili e per l’esame di documenti e la richiesta di…
Continua a leggere...Sanzioni 231 e assoluzione dell’autore del reato presupposto
Il D.Lgs. 231/2001 ha introdotto nell’ordinamento un nuovo genere di autonoma responsabilità amministrativa che sorge in capo all’ente in caso di commissione, nel suo interesse o vantaggio, di uno dei reati disciplinati agli articoli 24 e ss. sia da parte di soggetti con posizioni apicali, sia da parte di soggetti a questi sottoposti. Che cosa…
Continua a leggere...Alla Consulta soglie di punibilità e reati di dichiarazione fraudolenta
A poco più di due anni dall’emanazione del D.Lgs 158/2015 che ha modificato il D.Lgs 74/2000 i reati tributari tornano all’attenzione della Corte Costituzionale. Nello specifico con l’ordinanza del 13 luglio 2017, pubblicata sulla G.U. n. 43 dello scorso 25 ottobre, la Sez. II, del Tribunale di Palermo ha sollevato questione di legittimità costituzionale –…
Continua a leggere...La crisi economica evita le sanzioni?
Il nostro Paese pare stia uscendo dal periodo di grave crisi economica che ha determinato e determina tutt’ora, a carico delle imprese, una profonda crisi di liquidità. Per tale ragione, molto spesso il contribuente non riesce ad onorare i pagamenti dei debiti aziendali (dipendenti, fornitori, Erario). Ai fini penali-tributari esistono specifiche norme che sanzionano, ad…
Continua a leggere...I modelli ISO 9001 e i modelli 231 non sono equiparabili
Secondo la Corte di Cassazione, l’adozione di modelli aziendali ISO 9001 non è sufficiente per escludere la responsabilità amministrativa dell’ente in caso di contestazione di reati presupposto, poiché tali modelli non possono essere ritenuti equiparabili a quelli specificamente previsti dal D.Lgs. 231/2001. Come noto, infatti, l’articolo 6 del D.Lgs. 231/2001, che disciplina la responsabilità amministrativa…
Continua a leggere...Il rapporto tra il reato di autoriciclaggio e gli illeciti fiscali
Particolarmente interessanti appaiono le interrelazioni tra il reato di autoriciclaggio di cui all’articolo 648-ter.1 c.p. ed il profitto dei reati tributari in quanto l’interpretazione estensiva che viene spesso operata del concetto di provenienza del bene riciclabile finisce per generare parecchie perplessità sulla idoneità dei reati tributari a costituire il reato presupposto dell’illecito finanziario. Secondo l’articolo…
Continua a leggere...Quando può ritenersi configurata la condotta di autoriciclaggio?
Il reato di autoriciclaggio è disciplinato dall’articolo 648-ter.1 c.p., secondo cui la fattispecie incriminatrice si realizza in caso di sostituzione, trasferimento o impiego in attività economiche, imprenditoriali, finanziarie o speculative di denaro, beni o altre utilità che ostacoli concretamente l’identificazione della loro provenienza delittuosa. Al fine di individuare quale sia la condotta rilevante, occorre chiarire…
Continua a leggere...Regime del margine e consapevolezza della frode
Negli ultimi tempi è stato sottolineato in dottrina, sulla base di un consolidato filone giurisprudenziale, che per la realizzazione del reato previsto e punito dall’articolo 2 del D.Lgs. 74/2000 (rubricato dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti) “scatta” la responsabilità penale dell’acquirente, soprattutto nelle ipotesi di utilizzo di fatture soggettivamente…
Continua a leggere...Il raddoppio dei termini non si applica all’Irap
Ai sensi dell’articolo 43 del D.P.R. 600/1973, rubricato “termine per l’accertamento”, nel testo risultante dopo le modifiche apportate dall’articolo 1, comma 131, della Legge 208/2015 (Legge di stabilità 2016), a decorrere dal 1 gennaio 2016 gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a…
Continua a leggere...Omesso versamento di ritenute: il ruolo delle certificazioni
L’articolo 10-bis del D.Lgs. 74/2000 (rubricato omesso versamento di ritenute dovute o certificate) sanziona – ai fini penali tributari – con la reclusione da sei mesi a due anni chiunque non versa entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione annuale di sostituto di imposta ritenute dovute sulla base della stessa dichiarazione o risultanti…
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