PENALE TRIBUTARIO

La locuzione “imposte dovute” nella responsabilità dei liquidatori – Ia parte

Negli ultimi anni la fase della liquidazione delle società è stata animata da un vivo dibattito dottrinario, riguardante gli aspetti civilistici e tributari, dovuto a vicende collegate alla recente giurisprudenza della Corte di Cassazione (Sentenze a Sezioni Unite nn. 6070,6071 e 6073/2013), ed alle modifiche legislative contenute nell’art. 28 del D.Lgs. 175/2014. Le novità legislative…

Continua a leggere...

Occultamento delle scritture contabili e delega al commercialista

Con la sentenza n. 11479 del 19/3/2015, la Corte di Cassazione ha statuito che non è configurabile il reato di occultamento o distruzione delle scritture contabili previsto e punito dall’art.10 D.Lgs. n.74/00 in capo all’imprenditore che omette di esibire l’attestazione di tenuta delle scritture stesse presso il commercialista delegato, che tuttavia non consegna alcunché ai…

Continua a leggere...

Senza l’allegazione della denuncia niente raddoppio dei termini

La questione del raddoppio dei termini, introdotto dall’art.37 del D.L. n.233/06, previsto nelle ipotesi di violazione penale tributaria, è ancora oggetto di discussione. La Commissione Tributaria Regionale di Venezia – Mestre, Trentesima Sezione, con sentenza n. 561 del 24 marzo 2015 si è pronunciata proprio su tale argomento, con una interessante motivazione che merita di…

Continua a leggere...

La Cassazione si esprime sulla validità della L. 67/2014

Secondo la Cassazione, finché non saranno emanati i decreti delegati previsti dalla legge delega sulla depenalizzazione n. 67/2014, chi non versa i contributi previdenziali ed assistenziali, anche se per importi inferiori a Euro 10.000,00 per ogni periodo di imposta, commette un reato e non un semplice illecito amministrativo. È quanto statuito dalla terza sezione penale…

Continua a leggere...

Trust liquidatorio e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte

Con la sentenza n. 15449 depositata il 15 aprile 2015, la Corte di Cassazione, Sezione Terza Penale, ha rigettato il ricorso presentato da un imputato condannato in primo grado, con decisione confermata dalla Corte di Appello, relativamente ad una pronuncia di condanna in ordine al reato previsto e punito dall’art.11 del D.Lgs. n.74/2000. In particolare,…

Continua a leggere...

Il liquidatore risponde anche per le violazioni pregresse

Ricoprire la carica di liquidatore di una società comporta l’assunzione delle responsabilità relative anche alle inadempienze poste in essere da altri soggetti in epoca precedente alla nomina. È quanto sancito dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 11665 del 20 marzo 2015 che ha ribadito che il liquidatore di una società, al pari dell’amministratore, risponde…

Continua a leggere...

La disponibilità del bene ai fini del sequestro preventivo

Con la sentenza n. 10194 del 16 ottobre 2014, depositata l’11 marzo 2015, la terza sezione penale della Suprema Corte ha chiarito che ai fini del sequestro preventivo, funzionale alla confisca di cui all’art. 322 ter c.p., è necessaria da parte della Pubblica Accusa la dimostrazione della “relazione effettuale” dell’indagato con il bene oggetto di…

Continua a leggere...

Bancarotta fraudolenta ed omissione nella tenuta della contabilità

Con la sentenza n. 11115 depositata il 16 marzo 2015 dalla Corte di Cassazione, è stato chiarito che risponde per il reato di bancarotta fraudolenta documentale, ai sensi del disposto normativo di cui all’art.216, co.1, n. 2, l.f., l’imprenditore che omette di tenere la contabilità della società, tanto da rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio…

Continua a leggere...

Rilevanza penale delle condotte elusive

Con la recente sentenza n. 3307 del 23.01.2015, la Corte di Cassazione, Sezione Quarta Penale, ha affrontato nuovamente il tema dell’esterovestizione e della conseguente contestazione di evasione di imposta. In particolare, a seguito di ricorso proposto avverso il rigetto del riesame relativo a due decreti di sequestro preventivo, la Suprema Corte ha avuto modo di…

Continua a leggere...

La confisca degli utili della società per la responsabilità “231”

Con la pronuncia n. 53430 depositata in data 22.12.2014, la sesta Sezione della Suprema Corte ha affermato che il profitto del reato presupposto confiscabile ai sensi dell’art. 19 del D. Lgs. n. 231/2001 non va identificato con l’intero valore del rapporto contrattuale, ma deve essere limitato all’effettivo incremento del patrimonio dell’ente conseguito illegittimamente. Nel caso…

Continua a leggere...