PENALE TRIBUTARIO

Emissione di fatture per operazioni inesistenti e utilizzazione: quando è escluso il concorso?

Il potenziale utilizzatore di documenti o fatture emesse per operazioni inesistenti può concorrere con l’emittente secondo l’ordinaria disciplina dettata dall’articolo 110 c.p.. Al fine di evitare che la stessa condotta possa essere sottoposta due volte a sanzione penale l’articolo 9 D.Lgs. 74/2000 introduce però un regime derogatorio in forza del quale: l’emittente di fatture o…

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Il cumulo di sanzioni penali e tributarie per omesso versamento Iva

La Corte di Giustizia, con la sentenza “Menci”, ha escluso la contrarietà all’articolo 50 CDFUE della normativa italiana che consente di avviare un procedimento penale per omesso versamento dell’Iva a carico di colui che abbia già subito, per i medesimi fatti, una sanzione amministrativa definitiva di natura punitiva. Ciò a condizione che le due sanzioni…

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Riparto dell’onere della prova nella frode fiscale

L’ordinamento tributario nazionale non fornisce una vera e propria definizione di frode fiscale anche se, generalmente, con tale termine ci si riferisce a specifiche condotte di evasione attuate con modalità o comportamenti fraudolenti, ovvero illeciti tributari di tipo “organizzato”. Rientrano nella nozione di frode fiscale tutte quelle fattispecie di reato sanzionate a livello penale tributario…

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Reato di omessa dichiarazione: rilevano gli importi dell’accertamento induttivo

Con la sentenza n. 9984, depositata ieri, 23 marzo, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata sul tema dell’utilizzabilità, ai fini della verifica del superamento della soglia di punibilità per il reato di omessa dichiarazione, dei dati derivanti dall’accertamento induttivo. Il legale rappresentante di un Srl veniva condannato per il reato di omessa dichiarazione…

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L’ex amministratore non risponde della fattura falsa

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 9753, depositata ieri 22 marzo, è tornata a pronunciarsi in tema di reati tributari e responsabilità dell’ex amministratore, conformandosi all’orientamento sinora espresso (cfr., Cass. Sent. n. 23229/2012). La fattispecie in esame trae origine dall’adozione della misura cautelare dell’interdizione, per la durata di un anno, dall’esercizio della qualità di…

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No al sequestro dei contanti senza superamento della soglia di punibilità

In tema di reati tributari, è illegittimo il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca ex articolo 12-bis D.lgs. 74/2000, della somma in contanti rivenuta nell’autovettura del professionista in seguito a perquisizione, qualora il relativo provvedimento ritenga configurabile il fumus commissi delicti in relazione al reato di omessa presentazione della dichiarazione di cui all’articolo 5 D.Lgs. 74/2000,…

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Indebita compensazione: commette il reato chi trasmette l’F24 senza verifiche

Con la sentenza n. 7296 depositata ieri, 2 marzo, la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sul reato di indebita compensazione, previsto dall’articolo 10 quater D.Lgs. 74/2000, in forza del quale è punito con la reclusione da sei mesi a due anni chiunque non versi le somme dovute, utilizzando in compensazione, crediti non spettanti…

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Il quadro lasciato “in bianco” non configura il reato di omessa dichiarazione

La sentenza della Corte di Cassazione n. 5141, depositata ieri, 14 febbraio, rappresenta un utile spunto per tornare a soffermare l’attenzione sul rapporto tra i reati di omessa dichiarazione e di infedele dichiarazione. Un contribuente veniva condannato per il reato di omessa presentazione della dichiarazione, avendo lo stesso presentato una dichiarazione in bianco (non essendo…

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Il rapporto di specialità reciproca nei reati tributari

La Corte di Cassazione è tornata ad occuparsi della tematica inerente al rapporto di specialità tra le fattispecie di reato contemplate nel D.Lgs. 74/2000. In particolare, con la sentenza n. 10916/2019, la Suprema Corte si è pronunciata su un ricorso presentato per la parziale riforma della pronuncia con cui la Corte d’Appello di Milano aveva…

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Dichiarazione fraudolenta: non necessario l’utilizzo del falso credito IVA

Ai fini dell’integrazione del reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti di cui all’articolo 2 D.Lgs. 74/2000, non è necessario che alla presentazione della dichiarazione recante l’indicazione di un falso credito Iva (mediante rimborso o compensazione), faccia immediatamente seguito lo sfruttamento economico dello stesso. Sono queste le conclusioni…

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