FISCALITÀ INTERNAZIONALE
Cittadini americani al nodo FATCA
Come noto, il protocollo FATCA richiede che gli Intermediari Finanziari Italiani, a seguito di uno specifico accordo IGA firmato tra Italia e Stati Uniti il 10 Gennaio 2014, compiano una “ due diligence” relativamente ai propri clienti aventi delle probabilità (“US indicia”) di essere fiscalmente residenti negli Stati Uniti. Una volta identificato il soggetto fiscalmente…
Continua a leggere...I trabocchetti convenzionali sulla residenza
L’applicazione delle convenzioni contro le doppie imposizioni è estremamente importante qualora si voglia definire se un soggetto, in particolare una persona fisica, risulti fiscalmente residente in Italia o in un paese estero. Al riguardo si deve premettere come la convenzione da analizzare sia quella applicabile al caso concreto ossia il trattato contro la doppia imposizione…
Continua a leggere...CFC a confronto quale preferire?
L’art. 167 del Tuir stabilisce che i soggetti residenti in Italia che detengono partecipazioni o imprese in paesi a fiscalità privilegiata sono tenuti a tassare per trasparenza i redditi prodotti da tali soggetti a condizione che sussista un rapporto di controllo. La norma è operativa dal 2002. Con la riforma fiscale del 2004 è “sbucato”…
Continua a leggere...Ritenute cinesi in cerca di scomputabilità
Capita a diverse imprese residenti in Italia di fornire servizi di progettazione di disegni industriali a clienti di Paesi asiatici come, ad esempio, residenti in Cina. In questi casi il cliente applica talora al prestatore italiano delle ritenute sul compenso. Valutare se queste ritenute siano legittime o meno non ci compete, in quanto dipendono dalla…
Continua a leggere...Delocalizzazione: necessaria per la sopravvivenza delle imprese?
La delocalizzazione produttiva nei paesi esteri ha rappresentato, da sempre, la possibilità per gli imprenditori di risparmiare sul costo del lavoro e attenuare altresì la pressione fiscale italiana. Abbiamo già avuto modo di svolgere diverse considerazioni in merito ai profili di criticità che interessano le imprese che si orientano ai mercati esteri aprendo filiali in…
Continua a leggere...Quando il conto non dichiarato costa caro
Settembre è il mese dedicato alla ultimazione dei quadri RW del Modello Unico. Nel periodo estivo le autorità statunitensi hanno pubblicato, con tanto di nome, il caso di un loro contribuente “pizzicato” con un conto corrente detenuto all’estero di ammontare ingente ma mai dichiarato. Va ricordato, infatti, che anche i cittadini americani devono compilare una…
Continua a leggere...Esterovestizione e radicamento della società estera in un Paese UE
Non vi può essere esterovestizione societaria in presenza di un insediamento produttivo effettivo in un altro Paese comunitario, giacché il fenomeno dell’esterovestizione sussiste esclusivamente in presenza di una costruzione meramente artificiosa. Questo è il principio ribadito, di recente, dalla sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Verona, n.327/2014 del 21 luglio 2014. Nella fattispecie sottoposta ai…
Continua a leggere...Ritenuta del 30% sui compensi delle imprese estere
Una questione spesso trascurata dagli operatori attiene alla necessità di applicare una ritenuta del 30% sulla parte imponibile dei compensi percepiti da soggetti non residenti. La previsione è contenuta nell’ art. 25 del Dpr n. 600/73. Il comma 2, in particolare, prevede che se i compensi e le altre somme di cui al comma precedente…
Continua a leggere...La tassazione dei bonus erogati al personale all’estero
Un caso molto “spinoso” che puntualmente si ripropone nella gestione del personale espatriato, è la tassazione delle somme, come per esempio i bonus, erogate in costanza di assegnazione all’estero in regime di “retribuzioni convenzionali” di cui all’art. 51, co. 8-bis, Tuir, ma riferibili (del tutto o in parte) ad un periodo di lavoro svolto in…
Continua a leggere...Ritenute su interessi di mora corrisposti all’estero
A seguito di una recente contestazione mossa da parte dell’Agenzia delle Entrate in una verifica, ci si chiede se gli interessi di mora corrisposti all’estero debbano o meno essere assoggettati alle ritenute di cui all’art. 26, comma 5, del d.P.R. 600/73. Nel caso di specie si trattava di interessi di mora che una società estera…
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