IMPOSTE INDIRETTE
I contratti a canone concordato: è utile richiamare la convenzione?
È noto che, secondo quanto stabilito dall’articolo 2, comma 1 L. n. 431/1998, i contratti di locazione per gli immobili abitativi possono essere stipulati in forma libera con un vincolo di durata di 4 anni, prorogabile di altri 4 anni (4+4), motivo per cui assumo la denominazione di “contratti a canone libero”, oppure, in alternativa,…
Continua a leggere...I contratti di comodato e di locazione: un confine molto sottile di separazione
Un confine sottile separa il contratto di comodato dal contratto di locazione, creando in alcune circostanze una notevole confusione tra le due tipologie contrattuali e spesso anche delle spiacevoli conseguenze economiche oltre che giuridiche. La nozione di comodato è contenuta nell’articolo 1803 codice civile il quale, al comma 1, afferma che: “il comodato è il…
Continua a leggere...La cessione, risoluzione e proroga del contratto di locazione: aspetti generali
L’articolo 17 D.P.R. n. 131/1986 disciplina le cessioni, risoluzioni e proroghe, anche tacite, dei contratti di locazione e di affitto di beni immobili, stabilendo al comma 1 che l’imposta dovuta per la registrazione dei contratti di locazione e affitto di beni immobili esistenti nel territorio dello Stato è dovuta anche per le cessioni, risoluzioni e…
Continua a leggere...Vendita prima casa e privilegio speciale per l’imposta di registro
Quali sono i rischi per l’acquirente di un immobile venduto, prima del decorso di un quinquennio, da un soggetto che lo aveva precedentemente acquistato usufruendo dell’agevolazione prima casa? Per quale motivo in tali ipotesi una non uniforme prassi notarile richiede al venditore il rilascio di un deposito di denaro a garanzia delle ragioni dell’acquirente? Con…
Continua a leggere...I contratti di franchising, service e di locazione: non fare confusione
Il panorama delle “tipologie” contrattuali utilizzate per lo svolgimento di un’attività d’impresa, ricomprendenti sempre più spesso anche gli immobili, si presenta sempre più ampio, con alcune preferenze quali ad esempio i contratti di franchising, i contratti di service e naturalmente i contratti di locazione immobiliare. Di fronte a tale scenario le possibilità di commettere errori…
Continua a leggere...Accordi di negoziazione assistita esenti da imposta di registro
I contribuenti che si avvalgono del nuovo strumento giuridico della negoziazione assistita per le risoluzioni consensuali di separazione non devono pagare l’imposta di registro, di bollo e le altre imposte relative agli atti e ai documenti del procedimento di scioglimento del matrimonio. Lo ha chiarito la risoluzione n. 65/E dell’Agenzia delle Entrate di ieri. Il…
Continua a leggere...Somme riscosse senza contratto di locazione: risarcimento o canone?
Molto spesso capita di dover gestire l’incasso o il pagamento di somme di denaro in assenza di un contratto di locazione, in quanto in alcuni casi non si è ancora stipulato il relativo atto formale e in altri casi perché il rispettivo contratto è scaduto e non si è ancora provveduto al suo rinnovo. La…
Continua a leggere...La registrazione dei contratti di locazione: la forma e la tempistica
Il primo aspetto da ricordare quando si affrontano gli aspetti “operativi” dei contatti di locazione, può apparire banale, ma è rappresentato dalla forma. Su tale aspetto, si ricorda che, ai sensi dell’articolo 1 comma 4 della L. n. 431/1998, i contratti di locazione devono essere stipulati in forma scritta, a pena di nullità. Analogamente, l’articolo…
Continua a leggere...Il principio di alternatività Iva-registro nei contratti di locazione
La corretta tassazione indiretta dei contratti di locazione transita necessariamente attraverso un’analisi del tante volte dimenticato principio di alternatività Iva-registro, di cui all’articolo 40 D.P.R. n. 131/1986, come risultante in seguito agli interventi normativi operati dal D.L. n. 223/2006 (conv. L. n. 248/2006), dalla L. n. 296/2006 e, da ultimo, dal D.L. n. 83/2012. Come…
Continua a leggere...Ivafe non più dovuta per le attività finanziarie
A decorrere dal 2014, l’aliquota di imposta da applicare sul valore dei prodotti finanziari è pari allo 0,2% (per il 2012 si applicava l’aliquota dello 0,1% e per il 2013 lo 0,15%): il valore dei prodotti finanziari è costituito dal valore di mercato, rilevato al termine di ciascun anno solare nel luogo in cui essi…
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