PATRIMONIO E TRUST

Testamento: le pressioni dei figli possono integrare il dolo?

L’invalidità del testamento può assumere la forma della nullità e quella dell’annullabilità. Per quanto concerne la prima ipotesi, si rammenta che il testamento è nullo, ad esempio, in caso di: motivo illecito determinante; patti successori istitutivi o rinunciativi (articolo 458, cod. civ.); testamento reciproco (articolo 589, cod. civ.); testamento a favore di soggetti incapaci a…

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Adempimenti delle holding: le comunicazioni all’Anagrafe tributaria

Il D.L. “Salva Italia” (D.L. 201/2011) ha introdotto l’obbligo, per gli operatori finanziari, di comunicare all’Anagrafe tributaria le informazioni sui saldi e sulle movimentazioni dei rapporti attivi. Tale comunicazione, effettuata attraverso l’infrastruttura SID, in linea con quanto indicato dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, si affianca alla comunicazione relativa all’Anagrafe dei rapporti finanziari,…

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Adempimenti contabili del trust commerciale e non commerciale

Con il riconoscimento di un’autonoma soggettività tributaria ad opera della Legge Finanziaria 2007 (L. 296/2006), il legislatore italiano ha imposto al trust, fiscalmente residente in Italia, di far fronte non solo ad una serie di adempimenti di natura civilistica e fiscale ai fini dell’imposizione diretta e indiretta, ma anche di ottemperare a molteplici obblighi contabili:…

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Tassazione delle attribuzioni da trust estero a beneficiario residente in Italia

Il trust è uno strumento giuridico a carattere fiduciario che, in virtù della sua preziosa duttilità, può assumere connotazioni molto diverse tra loro. In questo contributo ci focalizziamo sul trust istituito all’estero e avente beneficiari individuati residenti in Italia, al fine di verificarne il regime di imposizione diretta e indiretta nonché gli eventuali obblighi di…

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La struttura di holding ottimale

Si vuole considerare il caso, invero tutt’altro che raro nella pratica professionale, della detenzione di una o più partecipazioni da parte di una pluralità di persone fisiche. Potremmo ipotizzare anche il caso elementare, ma comunque problematico, di due soci al 50%. A questo punto, il primo passaggio può essere quello di creare la holding comune….

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Holding: quali sono i vantaggi derivanti dalla sua implementazione?

La holding è un veicolo societario che permette di realizzare una pluralità di interessi meritevoli e di beneficiare, allo stesso tempo, di importanti vantaggi. Tra le varie opportunità, che lo strumento citato permette di cogliere, vi rientrano certamente: la migliore gestione della liquidità del gruppo; i regimi fiscali di favore in materia di tassazione diretta…

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Dichiarazione dei redditi per il trust commerciale

In via generale, all’interno del nostro ordinamento giuridico, il trust è stato legittimamente introdotto per la prima volta con la L. 364/1989, dando in tal modo esecuzione alla ratificata Convenzione dell’Aja del 1° luglio 1985. Tuttavia, l’istituto del trust riceveva il suo primo impianto disciplinare circa il relativo trattamento fiscale, ai fini dell’applicazione delle imposte…

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Il requisito del controllo ai fini dell’esenzione ex articolo 3, comma 4-ter, D.Lgs. 346/1990

L’esenzione dall’imposta sulle successioni e donazioni di cui all’articolo 3, comma 4-ter, D.Lgs. 346/1990 è uno strumento fondamentale nella pianificazione del passaggio generazionale. In relazione al trasferimento di quote o azioni detenute in soggetti ex articolo 73, comma 1, lettera a), Tuir, per poter godere dell’agevolazione in parola la norma richiede l’acquisizione o l’integrazione del…

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Dichiarazione dei redditi per il trust non commerciale

Nel nostro ordinamento giuridico il trust ha trovato legittima applicazione con la L. 364/1989, entrata in vigore il 1° gennaio 1992, la quale ha ratificato la Convenzione dell’Aja del 1° luglio 1985. A distanza di più di quindici anni dalla sottoscrizione di tale Convenzione, lo Stato italiano, con la Legge finanziaria per l’anno 2007 (L….

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Trust interposto: dubbi e criticità applicative

In materia di trust, si parla di “interposizione” quando il patrimonio segregato in trust sia rimasto de facto a disposizione del disponente o sia ascrivibile alla disponibilità di uno o più beneficiari. La questione è stata affrontata, a più riprese nel corso degli anni, anche dall’Amministrazione finanziaria, che considera il fenomeno dell’interposizione un elemento invalidante…

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