REDDITO IMPRESA E IRAP

Società di comodo solo con canone d’azienda platealmente antieconomico

La Cassazione, nella sentenza n. 8218 del 30 marzo 2017, ha stabilito che un canone particolarmente basso di affitto di azienda può condurre all’applicazione della disciplina delle società non operative; la società, però, non risulta di comodo quando, seppur dal mero calcolo matematico derivante dall’applicazione dei coefficienti ai beni strumentali derivi un valore di ricavi…

Continua a leggere...

Sale and lease back: la tassazione opera in base alla durata del contratto

Il contratto di “Sale and lease back” è un negozio giuridico atipico con il quale una parte cede un determinato asset di sua proprietà (es. immobile, terreno, fabbricato) nei confronti di un’impresa di leasing la quale, a sua volta, concede in godimento il bene alla stessa impresa cedente, con possibilità di riscattare lo stesso entro…

Continua a leggere...

Eliminazione dell’area straordinaria con effetti anche sulle comodo

Nella circolare n. 14/2017 Assonime dedica un’ampia parte della trattazione all’esame dell’impatto dei nuovi principi contabili nazionali sia sulle imposte sui redditi che sull’Irap. Al riguardo, merita un particolare richiamo l’eliminazione dell’area straordinaria dallo schema di conto economico civilistico, per effetto della quale i componenti che prima confluivano nelle voci E20 e E21, a decorrere…

Continua a leggere...

Irap agricola: i chiarimenti del Fisco

L’esclusione dall’Irap per gli agricoltori, introdotta dalla L. 208/2015 con decorrenza dal 2016, riguarda le attività per le quali in precedenza si applicava l’aliquota ridotta dell’1,9%. Pertanto, l’imposta regionale continua a trovare applicazione con l’aliquota ordinaria per: l’attività di agriturismo; l’attività di allevamento di animali con terreno insufficiente a produrre almeno un quarto dei mangimi…

Continua a leggere...

Acconto Ires da calcolare con la nuova ACE

La disciplina dell’ACE, sebbene sia di recente introduzione, è già stata oggetto di numerosi interventi da parte del legislatore. Purtroppo, le ultime modifiche vanno tutte nella direzione di depotenziare gli effetti benefici dell’agevolazione. Al fine di approfondire i diversi aspetti della materia, è stata pubblicata in Dottryna, nella sezione “Misure agevolative”, la relativa Scheda di…

Continua a leggere...

Sopravvenienze attive e procedure della crisi d’impresa

La disciplina, ai fini del reddito d’impresa, della riduzione dei debiti derivanti dall’adozione di procedure finalizzate a risolvere una crisi d’impresa è contenuta nell’articolo 88, comma 4-ter, del Tuir, secondo cui è necessario suddividere gli effetti fiscali derivanti dalla riduzione dei debiti nell’ambito delle procedure concorsuali o para concorsuali in due categorie: quelle con effetti…

Continua a leggere...

Trasferimento dell’azienda dell’imprenditore a titolo gratuito

L’articolo 58 del Tuir contiene la disciplina che regola la tassazione Irpef delle plusvalenze patrimoniali realizzate in regime d’impresa. Al fine di approfondire i diversi aspetti della materia, è stata pubblicata in Dottryna, nella sezione “Imposte dirette”, la relativa Scheda di studio. Il presente contributo si occupa nello specifico del trattamento fiscale applicabile al trasferimento…

Continua a leggere...

I beni relativi all’impresa individuale

Con l’articolo 65 del Tuir il legislatore ha inteso stabilire quando, nell’ambito dell’attività di impresa, un bene può considerasi “relativo all’impresa”. Al fine di approfondire i diversi aspetti della materia, è stata pubblicata in Dottryna, nella sezione “Imposte dirette”, la relativa Scheda di studio. Nel presente contributo sono trattate le disposizioni riguardanti l’individuazione, ai fini…

Continua a leggere...

Svalutazioni crediti: limite di deducibilità fiscale

Con la risoluzione 65/E di ieri, l’Agenzia delle Entrate ribadisce che per verificare il rispetto del plafond di deducibilità dell’ammontare complessivo delle svalutazioni dei crediti occorre confrontare il 5% del valore nominale o di acquisizione dei crediti con il totale delle svalutazioni e degli accantonamenti “dedotti” e non con quelli complessivamente imputati in bilancio. L’istante…

Continua a leggere...

La deducibilità delle spese di rappresentanza

Nel nostro ordinamento giuridico, le spese di rappresentanza sono disciplinate dall’articolo 108 del Tuir, rubricato spese relative a più esercizi, a mente del quale le spese di pubblicità e di propaganda sono deducibili nell’esercizio in cui sono state sostenute o in quote costanti nell’esercizio stesso e nei quattro successivi. Le spese di rappresentanza, inoltre, sono…

Continua a leggere...