REDDITO IMPRESA E IRAP
La disapplicazione per le società in perdita sistematica
Anche per il periodo d’imposta 2015 le esimenti per le società in perdita sistematica indicate nel provvedimento direttoriale 11 giugno 2012 possono essere fatte valere in uno dei cinque periodi d’imposta di monitoraggio e non più solo in uno dei tre. È questo uno degli effetti positivi che derivano dalle novità introdotte già dal 2014…
Continua a leggere...Rivalutazione beni ad impatto differito per le società di comodo
La rivalutazione dei beni d’impresa non incide sul calcolo dei ricavi minimi per la verifica dello status di società non operativa fino al periodo d’imposta in cui non vi è il riconoscimento fiscale dei maggiori valori. L’articolo 1 della legge n. 208/2015 (legge di stabilità 2016), consente alle imprese di procedere alla rivalutazione volontaria dei…
Continua a leggere...Nuove regole per la deduzione IRAP nel distaccato
Con la legge n.190 del 23 dicembre 2014 (si tratta della legge di Stabilità per l’anno 2015) il legislatore ha introdotto alcune significative modifiche alla disciplina dell’IRAP. Tra queste, al comma 20 dell’articolo 1, va sicuramente evidenziata la modifica apportata all’articolo 11 del decreto legislativo n.446 del 15 dicembre 1997 (decreto IRAP) ed attuata mediante…
Continua a leggere...Irap dovuta solo per le attività agricole eccedenti il reddito agrario
Per le attività di agriturismo, quelle di allevamento con terreno insufficiente a produrre almeno un quarto di mangimi e per le altre attività connesse all’esercizio delle attività agricole, rientranti nell’articolo 56-bis del D.P.R. 917/1986, l’Irap è sempre dovuta. L’Agenzia delle Entrate, con la circolare 18 maggio 2016 n. 20/E, è intervenuta a commento delle novità…
Continua a leggere...L’impegno alla cancellazione presuppone la liquidazione
Uno degli aspetti certamente più “indigesti” nella compilazione del modello Unico è la gestione dei soggetti che ricadono nella disciplina delle società di comodo. Accanto alla previsione “tradizionale” prevista dall’articolo 30 della L. 724/1994, che designa come non operative le società che non raggiungono un determinato livello minimo di ricavi, da qualche anno vengono considerate…
Continua a leggere...Quel qualcosa in più e l’Irap
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9451, del 10 maggio 2016, pronunciata a Sezioni Unite, mette fine ad una annosa questione interpretativa avente ad oggetto la legittima applicazione dell’Irap alle persone fisiche (anche società semplici o equiparate) che svolgono un’attività “autonomamente organizzata” diretta alla produzione o allo scambio di beni o servizi. Pur…
Continua a leggere...Il passaggio al forfettario è un’estromissione gratuita a regime
Il titolo è certamente di effetto e non vuole certo essere un invito ad operazioni ardite al limite dell’abuso del diritto, delle quali ciascuno si assumerebbe le responsabilità; l’obiettivo è invece quello di segnalare come la posizione che l’Agenzia ha recentemente assunto nella circolare 10/E del 4 aprile 2016, in tema di tassazione delle plusvalenze…
Continua a leggere...Interessi passivi e deducibilità ai fini Ires
L’articolo 4 del D.Lgs. 147/2015 (Decreto Internazionalizzazione) ha apportato alcune modifiche al regime di deducibilità degli interessi passivi applicabili dalle società di capitali a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto. Le novità riguardano l’abrogazione della disposizione che limita, in capo all’emittente, la deducibilità…
Continua a leggere...La rateizzazione delle plusvalenze e le imposte differite
Le imprese, a fronte della realizzazione di plusvalenze imputate nel bilancio 2015, possono optare, ai sensi dell’articolo 86 del Tuir, per due diverse tipologie di tassazione. Innanzitutto, le plusvalenze dei beni relativi all’impresa, diversi da quelli indicati nel comma 1 dell’articolo 85, concorrono a formare il reddito: se sono realizzate mediante cessione a titolo oneroso;…
Continua a leggere...Le eccedenze di interessi passivi e Rol nel consolidato fiscale
La deducibilità degli interessi passivi per i soggetti Ires è regolata dall’art. 96 del Tuir, che stabilisce che gli interessi passivi e gli altri oneri assimilati sostenuti in un determinato periodo di imposta possono essere dedotti fino a concorrenza degli interessi attivi e dei proventi assimilati. Per la parte eccedente è possibile la deduzione nel…
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