CRISI D'IMPRESA
Beni immobili rinunciati e chiusura della procedura concorsuale: adempimenti del curatore
Premessa Nella Legge Fallimentare, la rinunzia alla liquidazione dei beni, la c.d. derelictio, era disciplinata all’articolo 104-ter, comma 8, L.F., e prevedeva che il curatore potesse, previa autorizzazione del comitato dei creditori, non acquisire all’attivo o rinunciare alla liquidazione di determinati beni, ove l’attività liquidatoria fosse manifestamente non conveniente. La distinzione, che è stata mantenuta…
Continua a leggere...Le modifiche del “Correttivo-ter” alla transazione contributiva
In un precedente intervento su EC News, sono stati commentati gli interventi apportati al Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (“Codice”) dal “Correttivo-ter” (D.Lgs. 136/2024) riguardo agli aspetti procedurali della transazione fiscale nell’ambito del concordato preventivo e dell’accordo di ristrutturazione dei debiti. Con il presente intervento saranno, invece, analizzate le modifiche apportate dal Correttivo-ter…
Continua a leggere...La scelta dello strumento di regolazione della crisi di impresa
Premessa Con il Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 14/2019), il Legislatore ha inteso considerare la crisi di impresa quale elemento fisiologico della gestione dell’azienda, introducendo strumenti di regolazione della crisi finalizzati ad incentivare il dialogo tra debitore da una parte e creditori sociali dell’altra al fine di individuare il percorso maggiormente satisfattivo…
Continua a leggere...Le modifiche del “Correttivo-ter” alla transazione fiscale: aspetti procedurali
Con le rilevanti modifiche apportate dal D.Lgs. 136/2024 (“Correttivo-ter”) al Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (Codice), la “transazione fiscale” nell’ambito del concordato preventivo e dell’accordo di ristrutturazione dei debiti dovrebbe aver assunto il suo assetto definitivo, anche per quanto riguarda gli aspetti procedurali (le novità sono applicabili alle proposte di transazione fiscale formulate…
Continua a leggere...Esdebitazione: esiste una soglia minima del soddisfacimento dei creditori?
La giurisprudenza di legittimità, in ossequio alla ratio ispiratrice della legislazione in materia di esdebitazione, ha affrontato ancora, di recente, il tema dei presupposti essenziali per l’accesso al beneficio dell’esdebitazione di un soggetto fallito, ritenendo sufficiente che una parte dei debiti, oggettivamente considerati, sia stata pagata in sede di ripartizione dell’attivo, rimettendo al prudente apprezzamento…
Continua a leggere...Accesso alla composizione negoziata in pendenza di un piano di concordato preventivo non eseguito
Una società che si trova in situazione di crisi, in quanto non riesce ad eseguire un piano di concordato preventivo omologato, può accedere alla composizione negoziata della crisi di impresa (“CNC”) e, nell’ambito di questa, può falcidiare ulteriormente i crediti concordatari mediante un accordo di ristrutturazione dei debiti (“ADR”)? La questione è stata affrontata dal…
Continua a leggere...Accesso agli strumenti di composizione della crisi di impresa anche senza bilancio approvato
Ai sensi dell’articolo 39, D.Lgs. 14/2019 (“C.C.I.I.”), l’impresa che chiede l’accesso a uno strumento di regolazione della crisi e dell’insolvenza (es. concordato preventivo, accordo di ristrutturazione dei debiti, piano di ristrutturazione omologato) o a una procedura di insolvenza (es. liquidazione giudiziale) deve depositare presso il tribunale una serie di documenti, tra cui i bilanci degli…
Continua a leggere...Soglia di fallibilità: dei crediti prescritti non si tiene conto ai fini del superamento
La verifica del superamento della soglia dei limiti dimensionali, ai fini della sussistenza o meno dei requisiti di fallibilità dell’imprenditore, comporta un’attenta disamina delle singole voci previste dalla legge. Nel tempo, la giurisprudenza ha affrontato e risolto questioni attinenti alla rilevanza di eventuali poste non inserite in bilancio, ovvero, non correttamente apposte. I giudici di…
Continua a leggere...L’affitto di azienda nell’ambito del C.C.I.I. quale operazione strumentale alla soluzione della crisi
Nell’ambito delle procedure concorsuali, la concessione in affitto dell’impresa sta assumendo un ruolo sempre più rilevante, in quanto consente, da un lato, la prosecuzione delle attività imprenditoriali conservando i livelli occupazionali e i valori di avviamento aziendali, mentre dall’altro incrementa i flussi di cassa grazie ai canoni di locazione, potenziando le esigenze dei creditori sociali…
Continua a leggere...Composizione negoziata della crisi di impresa e piano liquidatorio
Dopo un avvio difficile, la composizione negoziata della crisi di impresa (“CNC”) è destinata ad affermarsi sempre di più nel panorama dei risanamenti di impresa, anche grazie all’introduzione, nel D.Lgs. 14/2019 (“CCII”), da parte del D.Lgs. 136/2024 (“Correttivo-ter”), della “transazione fiscale”, di cui al comma 2-bis, dell’articolo 23, CCII (si veda il contributo pubblicato sul…
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