CRISI D'IMPRESA
Il nodo della nuova finanza nelle ristrutturazioni aziendali
La crisi dell’impresa trae origine nella maggior parte dei casi dall’EBITDA: i volumi dei ricavi si contraggono mentre i costi non riescono ad adeguarsi con la stessa velocità in ragione dell’incidenza dei costi fissi (personale, affitti e noleggi, costi amministrativi e di governance). Alla contrazione dell’EBITDA si accompagna spesso la perdita di controllo del circolante…
Continua a leggere...Il risanamento e gli strumenti disponibili – seconda parte
Nel caso-tipo di gestione della crisi finanziaria analizzato nelle scorse settimane dalla nostra rubrica settimanale i soci sono giunti alla decisione di tentare di risanare. Si analizzano quindi i diversi strumenti a disposizione di imprenditori e professionisti per il risanamento e si parte oggi con il piano attestato. Il piano attestato, come spesso si…
Continua a leggere...La domanda con riserva e l’anticipazione bancaria con mandato all’incasso
Il tema relativo alla gestione dei castelletti per anticipi fatture in conto corrente con semplice mandato all’incasso (cioè senza la annessa clausola di cessione del credito) nell’ambito della domanda con riserva è stato ampiamente dibattuto in dottrina[1] e conosce numerose pronunce nella giurisprudenza di merito. In particolare la questione investe la clausola, ormai presente nella…
Continua a leggere...Il risanamento e gli strumenti disponibili
L’analisi della gestione del dissesto finanziario condotta nel corso della nostra rubrica sulla crisi di impresa è ormai all’atto finale: individuata la situazione di crisi ed analizzati i rapporti con banche, fornitori, dipendenti e Stato, per tentare di coprire il fabbisogno finanziario, i soci sono chiamati a decidere se continuare a rischiare. La scorsa settimana…
Continua a leggere...La gestione della crisi e la transazione dei crediti contributivi
Nella gestione della crisi, gli operatori devono porre grande attenzione ai crediti contributivi. Come è noto, ai sensi dell’art. 182-ter L.F. “Transazione fiscale”, l’imprenditore, nell’ambito del concordato preventivo o dell’accordo di ristrutturazione dei debiti, “[…] può proporre il pagamento, parziale o anche dilazionato, dei tributi […] nonché dei contributi amministrati dagli enti gestori di forme…
Continua a leggere...Fatti i conti, adesso valuta e scegli …
Volge verso il risultato finale l’analisi della gestione del dissesto finanziario della nostra rubrica sulla crisi di impresa. Analizzati i rapporti con le banche e con i fornitori, con i dipendenti e con il Fisco, viene oggi esplicitata la scelta da effettuare: quali sono gli elementi da soppesare nella valutazione. Dopo aver attentamente ragionato, valutato…
Continua a leggere...L’affitto d’azienda nel fallimento
Tra i poteri rientranti nella sfera di competenza del curatore vi è la possibilità di avvalersi dell’esercizio provvisorio d’azienda o del contratto di affitto d’azienda. Quest’ultimo istituto appare maggiormente raccomandabile dal punto di vista economico e operativo in quanto, nell’esercizio provvisorio, il curatore assume un vero e proprio rischio di impresa mentre, nell’affitto d’azienda, il…
Continua a leggere...La crisi d’impresa e l’iscrizione a ruolo straordinaria
Nell’ultimo anno, le procedure concorsuali, fallimenti e concordati preventivi innanzi tutto, sono state oggetto di un’intensa attività da parte dei Concessionari della Riscossione. Orbene, ci si chiede quale sia il senso di un’iscrizione a ruolo nel corso di una procedura concorsuale, che è, per definizione, finalizzata alla miglior tutela dei creditori, e per ciò normativamente…
Continua a leggere...L’Erario, se lo conosci lo eviti
La rubrica sulla crisi di impresa ha analizzato i rapporti con le banche, con i fornitori e con i dipendenti. Oggi l’analisi prosegue verificando quali siano gli strumenti a disposizione del fisco, in caso di omessi versamenti conseguenti il dissesto finanziario. La questione è nota, ne abbiamo parlato più di una volta qui su…
Continua a leggere...Il business plan: cosa è e cosa non è
Uno dei temi che più frequentemente ricorrono nella valutazione della posizione finanziaria delle PMI riguarda la capacità (o incapacità) di prevedere e quantificare i futuri andamenti dell’attività d’impresa. In questo ambito si afferma spesso con forza la tesi per cui una PMI ben gestita deve avere un business plan. Questa posizione pare a tratti divenire…
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