CRISI D'IMPRESA
Le risorse umane. LA risorsa
Prosegue l’analisi della prevenzione e gestione del dissesto finanziario, nell’ambito della nostra rubrica sulla crisi di impresa. Analizzati i rapporti con le banche e con i fornitori, si affronta oggi un aspetto cruciale della risoluzione della crisi di impresa: le relazioni con i dipendenti. E’ dai tempi di Henry Ford che l’imprenditore, arguto ed…
Continua a leggere...5 buoni motivi per cambiare la composizione del debito finanziario
Una delle attività fondamentali che deve gestire il responsabile della finanza in un’impresa, non importa se di grandi o di piccole e medie dimensioni, riguarda l’entità e la composizione del debito finanziario. L’attenzione di chi guarda alle criticità della finanza d’impresa si è molto spesso incentrata sul primo punto ovvero al rapporto tra capitale proprio…
Continua a leggere...La gestione del rapporto con i fornitori
La nostra rubrica settimanale dedicata alla crisi di impresa sta analizzando la gestione del dissesto finanziario, negli aspetti cardine della relazione tra debitore e terzi. Affrontati i rapporti con le banche, si affrontano oggi i fornitori. Se il “banchese” non è facile da imparare, soprattutto ad una certa età, il “fornitorese” ancora meno. E’…
Continua a leggere...La crisi nei gruppi di società
È decisamente consueto, guardando l’attuale contesto culturale, sociale ed organizzativo delle nostre aziende, che l’impresa sia inserita in un compendio più ampio, formalizzato o di fatto. Stupisce, quindi, che il Legislatore non abbia ancora ritenuto di dover regolare la crisi di gruppo, se non relativamente alle grandi imprese. Anzi, l’intero fenomeno dei gruppi è regolato…
Continua a leggere...Parliamo banchese
Continua la nostra rubrica settimanale dedicata alla crisi di impresa. Verificato come anticipare il dissesto ed individuare il fabbisogno finanziario, si stanno ora analizzando gli aspetti cardine della relazione tra debitore e terzi. Oggi si affrontano i rapporti con le banche. Lo abbiamo compreso, e probabilmente già lo sapevamo, il risanamento cerca anche in…
Continua a leggere...La circolazione dell’azienda in crisi e la tutela dei lavoratori
Il professionista che si trovi a confezionare il piano di salvataggio di un’azienda in crisi deve, necessariamente, tenere conto della tutela dei lavoratori. Il tema è di grande rilievo, atteso che, per un verso, sovente l’azienda (o un suo ramo) può essere “salvata”, se trasferita ad un’economia terza e liberata dal fardello del debito pregresso,…
Continua a leggere...Il risanamento passa in banca, nel bene o nel male
Nei precedenti numeri della nostra rubrica settimanale dedicata alla crisi di impresa abbiamo analizzato le prime fasi della prevenzione e gestione del dissesto finanziario: l’analisi di mercato, l’analisi del conto economico previsionale e l’individuazione del fabbisogno finanziario. Oggi cercheremo di comprendere gli aspetti cardine della relazione tra debitore e terzi, in particolare le banche. …
Continua a leggere...Inquadrato il toro, c’è fieno in cascina per sfamarlo?
Nel numero precedente della nostra rubrica settimanale dedicata alla crisi di impresa ci siamo concentrati sull’analisi di mercato e l’analisi del conto economico per verificare se esistono prospettive di recupero di redditività. Oggi cercheremo invece di analizzare come individuare il fabbisogno finanziario e pervenirne alla copertura. Martedì scorso abbiamo inquadrato il toro e con il…
Continua a leggere...Prendi il toro per le corna, subito
Lo abbiamo anticipato, qualsiasi progetto di risanamento inizia dall’approccio, possibilmente precoce, all’analisi della situazione che consenta di intercettare rapidamente i più classici sintomi della crisi. Dedicheremo un approfondimento agli indicatori utili allo scopo, ve ne sono diversi e nessuno attribuibile di doti divinatorie e tuttavia certamente utili a chi per sintesi debba percepire prima, per…
Continua a leggere...L’attestazione dei piani per il superamento della crisi
Il rafforzamento dell’impianto privatistico che via via è andato delineandosi con le successive modifiche alle norme sul concordato preventivo ed, in particolare, con riferimento a quello in continuità, ha “potenziato” il ruolo dell’attestatore quale garante della piena informazione dei creditori, veri destinatari della proposta e unici soggetti chiamati a giudicare della fattibilità economica del concordato,…
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