CRISI D'IMPRESA
L’estensione della variazione Iva facilita gli accordi con i creditori
Nella difficile “arte del rilancio”, un piccolo aiuto è portato dal legislatore fiscale: con l’entrata in vigore, lo scorso 13.12.2014, del D. Lgs. n. 175/2014, cd. decreto Semplificazioni, è stato eliminato il termine annuale per l’emissione delle note di variazione nei casi di accordo di ristrutturazione dei debiti[1] omologato e di piano attestato[2] pubblicato nel…
Continua a leggere...Opposizione al progetto di stato passivo
Con l’ordinanza del 04.11.2014 n. 23462 la Corte di cassazione si è espressa su un’interessante questione stabilendo che la mancata presentazione di osservazioni al progetto di stato passivo depositato dal curatore non comporti l’acquiescenza alla proposta e la conseguente decadenza dalla possibilità di proporre opposizione. Per comprendere le motivazioni della Corte è utile riassumere, preliminarmente,…
Continua a leggere...Omessi versamenti e debitori in crisi, aperture timide eppure utili
Alcune recenti pronunce della Corte di Cassazione, insieme ad annunciate modifiche normative, consigliano di fare il punto sul problema degli omessi versamenti di imposte e ritenute, fiscali e previdenziali, fattispecie piuttosto frequente in relazione alle difficili condizioni finanziarie in cui molte società versano. Si è avuto modo di commentare in altre occasioni come sia sostanzialmente…
Continua a leggere...Gli atti di amministrazione in concordato, il punto sulle regole
La gestione delle decisioni nel corso delle operazioni di risanamento è aspetto delicato. E del resto, in quest’ambito di semplice c’è veramente poco. Il problema nasce quando l’utilizzo degli istituti di risanamento impone limitazioni alla autonomia dispositiva del debitore, tanto più indefinite quanto più essenziale se non scarna è la loro disciplina. Le conseguenze non…
Continua a leggere...Imposte dirette e concordato preventivo
La Fondazione DCEC di Reggio Emilia ha diffuso lo scorso 3 ottobre il documento “ La fiscalità nel concordato preventivo in continuità aziendale”, che consente di svolgere qualche riflessione e fare il punto su un tema tutt’altro che scontato. Il documento, oltre ad una rapida incursione nel campo dell’ imposta di registro, si sofferma sulle…
Continua a leggere...Revocatoria fallimentare e cessione di immobili
Con la recentissima sentenza n. 19314/2014, la Corte di Cassazione ha affrontato il tema della validità degli atti di cessione degli immobili, preceduti dalla stipula di un contratto preliminare, appartenenti a società che successivamente vengono dichiarate fallite. Com’è noto, in caso di violazione della par condicio creditorum, il curatore fallimentare nominato dal Tribunale può ricostituire…
Continua a leggere...Prevale la forma nelle cessioni di credito opponibili
La Giurisprudenza torna ad occuparsi della cessione del credito con riferimento alle procedure concorsuali. Con Sentenza 19199/2014 la Corte di Cassazione conferma l’importanza della tempestività della notifica della cessione, rilevando come l’interpretazione dell’art. 1264 c.c., che ne statuisce l’opponibilità solo in caso di accettazione e/o notifica e/o conoscenza del debitore ceduto, possa essere sistematica, ma…
Continua a leggere...Prededuzioni anche fuori dal riparto. Il Tribunale di Cassino apre.
Il Tribunale di Cassino, con proprio provvedimento del 30 luglio 2014, consente di fare il punto su un tema spesso discusso, che attiene il pagamento dei crediti prededucibili. Nella sostanza, si tratta di capire in che misura i crediti cui sia assegnata la qualifica di prededotti possano essere corrisposti al di fuori del piano di…
Continua a leggere...Il Tribunale di Verona apre sulla finanza a breve termine in concordato
Il Tribunale di Verona, con proprio provvedimento del 18 luglio 2014, depositato il successivo 21 luglio, ha affrontato uno dei tempi più spinosi del risanamento in concordato preventivo, che riguarda i rapporti della società in crisi con il sistema bancario, al fine di ottenere cosiddetta “ nuova finanza”. In questi mesi si è affrontato in più…
Continua a leggere...Concordato preventivo approvato dai creditori e condotta fraudolenta del debitore
Con la sentenza n. 14552 del 26/6/2014, la Prima Sezione della Corte di Cassazione ha statuito che l’occultamento o la dissimulazione dell’attivo da parte di una società determina sempre la revoca dell’ammissione al concordato preventivo. Nel caso in esame il Tribunale di Busto Arsizio con la sentenza emessa in data 19 giugno 2012 aveva dichiarato…
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