CRISI D'IMPRESA

Per il penale dell’attestatore, l’11 settembre 2012 non aiuta

La riforma della legge fallimentare intervenuta ad opera della L. 134/2012, con efficacia dall’11 settembre 2012, ha introdotto la fattispecie delittuosa della falsa attestazione, disciplinata dall’art.236bis L.F.. La sentenza n. 12-05 con cui il Tribunale di Rovereto ha rilevato la responsabilità penale di un attestatore, offre l’occasione per una valutazione più complessiva e ci consente…

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Surfing on Rough Seas – Quali procedure per la continuità ed il rilancio delle aziende in crisi

Lo scorso 15 novembre, nella sala gialla di Palazzo dei Normanni a Palermo, si è tenuto il convegno dal titolo “Surfing on Rough Seas – Quali procedure per la continuità ed il rilancio delle aziende in crisi”, organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Palermo in collaborazione con la rivista Crisi e…

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IVA e concordato, il debitore scelga quale delitto commettere

La recente sentenza della Cassazione Penale, n.44283 del 31.10.2013 impone una riflessione, con riferimento alla sempre crescente difficoltà del definire un quadro normativo sufficientemente certo che governi il trattamento del debito erariale per IVA, la cui gestione in prossimità del ricorso a procedure concorsuali, e nella costruzione del piano concordatario e della conseguente proposta ai…

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Falcidia IVA in concordato, ben lungi dalla certezza

Abbiamo avuto modo di soffermarci sul tema della falcidiabilità dell’IVA nel piano concordatario, (Più ampi gli spiragli per la falcidia IVA in concordato, su Euroconference NEWS dell’11 settembre 2013) e con certo grado di ottimismo avevamo interpretato l’orientamento di alcuni Tribunali (Cosenza – Sezione Fallimentare, 29.05.2013 e Genova – Corte d’Appello Rep. 1326, depositata il…

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La circolare Assonime n.31/2013 interviene sul nuovo concordato in bianco

Assonime, lo scorso 10 ottobre, ha reso pubblica la Circolare n. 31, dedicata alle novità contenute nel D.L. n.69/2013 (Decreto “del fare”, pubblicato in G.U. il 20 agosto scorso) in relazione al c.d. “concordato in bianco” su cui abbiamo avuto modo di proporre un primo commento lo scorso 16 settembre (Come cambia il concordato in…

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La crisi del debitore: le note di accredito ed il recupero dell’IVA del creditore

Dopo aver affrontato in un contributo di qualche giorno fa (vedi “Più ampi gli spiragli per la falcidia IVA in concordato” dell’11/09/2013) la posizione del debito erariale nella costruzione del piano concordatario, in cui iniziano ad aprirsi spiragli rispetto all’orientamento governativo e giurisprudenziale che hanno sino ad ora strenuamente difeso l’obbligatoria integrità del credito per…

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Il contenuto della relazione di attestazione nella crisi d’impresa

Con l’approvazione del D.L. n.83/2012 il legislatore ha rimosso, almeno in parte, le distonie presenti nel testo della Legge fallimentare circa i contenti delle attestazioni che il professionista deve rilasciare in occasione delle vicende di composizione della crisi di impresa rappresentate sostanzialmente dai piani di risanamento, di ristrutturazione del debito e di concordato, sia liquidatorio…

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Legittima la scissione nel concordato preventivo

Con due Massime di recente pubblicazione il Consiglio Notarile dei Distretti riuniti di Firenze Pistoia e Prato ha affermato che in funzione o in esecuzione di un concordato preventivo sono legittime operazioni di scissione e di fusione. Se la società ha depositato una domanda di concordato preventivo, non necessitano di autorizzazione degli organi della procedura:…

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I requisiti di professionalità ed indipendenza del professionista attestatore

Le recenti novità relative agli istituti per la composizione negoziale della crisi di impresa hanno chiarito alcuni dubbi interpretativi che avevano animato il dibattito sorto successivamente alla riforma della legge fallimentare soprattutto per quanto attiene il ruolo del professionista attestatore contemplato nel novellato art. 67, comma terzo, lett. d) L.F., che individua i requisiti di…

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Il concordato preventivo rischia di scontare l’IRAP

Non è per nulla chiaro se si possa pacificamente assicurare al concordato preventivo l’esenzione da IRAP per i proventi derivanti dell’esecuzione del piano, e che costituiscono il presupposto del risanamento. La circostanza è perlomeno “fastidiosa”, tenuto conto dell’evidente finalità dell’istituto, il risanamento, che poco si concilia con la tassazione dei proventi che lo consentono. La…

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