SOCIETÀ E BILANCIO

Il maggior termine per l’approvazione del bilancio 2016

Come già evidenziato in un precedente intervento relativo all’iter di formazione del bilancio 2016, l’assemblea ordinaria deve essere convocata per l’approvazione del bilancio, entro i seguenti precisi termini individuati dall’articolo 2364, comma 2 del cod. civ.: un termine ordinario entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale; un termine straordinario entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio,…

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La vigilanza dei sindaci non riguarda il “merito” della gestione

Nei confronti del Collegio sindacale sono come noto ipotizzabili due diverse tipologie di responsabilità con riguardo all’adempimento dei propri doveri. La prima, cd. “esclusiva”, è quella relativa alla violazione degli obblighi di verità delle proprie attestazioni, e di conservazione del segreto sui fatti e sui documenti di cui abbia avuto conoscenza nell’espletamento del mandato. Si…

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Microimprese: le novità in tema di bilancio super-semplificato

Con il D.Lgs. 139/2015 è stata introdotta la nuova categoria delle  micro-imprese ed è stata implementata a livello nazionale la direttiva contabile 2013/34/UE, che ha sostituito le direttive 78/660/CEE e  83/349/CEE. Tra le novità introdotte dal decreto figura l’inserimento nel codice civile del nuovo art. 2435-ter che individua le società di capitali di ridotte dimensioni le c.d  micro-imprese che…

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L’iter di approvazione del bilancio 2016

Il codice civile prevede un preciso iter di formazione e approvazione del bilancio d’esercizio, che rappresenta uno dei momenti più rilevanti nella vita societaria per le sue valenze sia interne che esterne (informare i soci, i creditori, e più in generale gli stakeholders sull’andamento positivo o negativo della società al termine di ciascun esercizio sociale)….

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Con gli ISA Italia si rinnova la relazione del sindaco-revisore

I Principi di revisione ISA Italia, che si applicano per le revisioni legali dei conti a partire dai bilanci d’esercizio aventi inizio dal 1 gennaio 2016, dedicano alla relazione finale del revisore contenente il giudizio sul bilancio d’esercizio ben cinque (più uno) principi di revisione; si tratta precisamente dei seguenti documenti: Isa Italia n. 700:…

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Aspetti contabili della cessione del credito da parte del professionista

La questione di cui si occupa il presente elaborato riguarda la possibilità per il professionista di cedere un proprio credito. Apparentemente la risposta potrebbe essere positiva ma occorre ricordare che, generalmente, il credito del professionista non è rappresentato da una fattura in quanto essa viene emessa solo all’incasso; pertanto, si tratterebbe sostanzialmente della cessione di…

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Sovraindebitamento: la Cassazione fissa la nozione di consumatore

Prima importante pronuncia della Corte di Cassazione in tema di sovraindebitamento. I giudici di legittimità (sentenza n. 1869 del 1.2.2016, Pres. Ceccherini, Est. Ferro) hanno affermato un importante principio sulla dirimente questione del requisito tipologico in capo al soggetto titolato a proporre un piano di sovraindebitamento. In estrema sintesi, si è affermato che ciò che…

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I limiti dimensionali per la redazione del bilancio 2015 abbreviato

Nel predisporre il bilancio relativo all’esercizio 2015, è opportuno verificare la possibilità di poterlo redigere nella forma abbreviata: di continuare a farlo o di farlo per la prima volta. Va in ogni caso tenuto presente che la redazione del bilancio in forma abbreviata costituisce una semplice facoltà e non un obbligo. Il primo comma dell’articolo…

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Il trattamento contabile del rimborso delle spese legali

L’art. 91 del codice di procedura civile, unitamente agli artt. 92 e 93 introduce il principio della c.d. “soccombenza”; la norma afferma che “il giudice, con la sentenza che chiude il processo davanti a lui, condanna la parte soccombente al rimborso delle spese a favore dell’altra parte e ne liquida l’ammontare insieme con gli onorari…

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Verso la falcidia del debito per IVA nel concordato preventivo?

Nella gestione del concordato preventivo, ci eravamo (quasi) rassegnati a considerare intangibile il debito per IVA: difatti, la giurisprudenza nazionale e la prassi dell’Amministrazione finanziaria costantemente ribadivano il principio secondo il quale il debito deve sempre essere pagato per intero, in quanto risorsa propria dell’Unione europea, essendo possibile, tuttalpiù, una dilazione. La discussione pareva già…

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