SOCIETÀ E BILANCIO

S.R.L. semplificate: difficoltà di costituzione in attesa del D.M. Giustizia

Basterebbe l’emanazione da parte del Ministero della Giustizia del nuovo modello standard e non ci sarebbero più troppe discussioni: come noto, in questi mesi è difficile trovare un notaio disposto a rogare l’atto pubblico per la costituzione di una SRL Semplificata. La legge è chiara: dal 29 agosto 2012, in seguito all’entrata in vigore del…

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La circolare Assonime n.31/2013 interviene sul nuovo concordato in bianco

Assonime, lo scorso 10 ottobre, ha reso pubblica la Circolare n. 31, dedicata alle novità contenute nel D.L. n.69/2013 (Decreto “del fare”, pubblicato in G.U. il 20 agosto scorso) in relazione al c.d. “concordato in bianco” su cui abbiamo avuto modo di proporre un primo commento lo scorso 16 settembre (Come cambia il concordato in…

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Contratti a termine in valuta

I costi sostenuti per l’acquisto di beni in valuta estera devono essere sempre determinati, ai fini fiscali, considerando il cambio del giorno di effettuazione dell’operazione, anche se ne è previsto il pagamento differito e vengono stipulati dall’impresa dei contratti di copertura a termine. Le società che acquistano materie prime da Paesi siti al di fuori…

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La quantificazione del rischio di revisione in funzione del sistema di controllo interno aziendale

La finalità dell’organo preposto alla revisione legale dei conti, sia esso società di revisione, revisore autonomo ovvero collegio sindacale incaricato di tale attività, è quella di acquisire ogni elemento ed informazione utile per poter esprimere un giudizio se il bilancio sia redatto, in tutti i suoi aspetti significativi, in conformità al quadro normativo di riferimento;…

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La crisi del debitore: le note di accredito ed il recupero dell’IVA del creditore

Dopo aver affrontato in un contributo di qualche giorno fa (vedi “Più ampi gli spiragli per la falcidia IVA in concordato” dell’11/09/2013) la posizione del debito erariale nella costruzione del piano concordatario, in cui iniziano ad aprirsi spiragli rispetto all’orientamento governativo e giurisprudenziale che hanno sino ad ora strenuamente difeso l’obbligatoria integrità del credito per…

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Il contenuto della relazione di attestazione nella crisi d’impresa

Con l’approvazione del D.L. n.83/2012 il legislatore ha rimosso, almeno in parte, le distonie presenti nel testo della Legge fallimentare circa i contenti delle attestazioni che il professionista deve rilasciare in occasione delle vicende di composizione della crisi di impresa rappresentate sostanzialmente dai piani di risanamento, di ristrutturazione del debito e di concordato, sia liquidatorio…

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Legittima la scissione nel concordato preventivo

Con due Massime di recente pubblicazione il Consiglio Notarile dei Distretti riuniti di Firenze Pistoia e Prato ha affermato che in funzione o in esecuzione di un concordato preventivo sono legittime operazioni di scissione e di fusione. Se la società ha depositato una domanda di concordato preventivo, non necessitano di autorizzazione degli organi della procedura:…

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Il superamento dei limiti obbliga subito al bilancio in forma ordinaria

Anche la società con esercizio non coincidente con l’anno solare deve ovviamente rispettare le prescrizioni dell’art.2435-bis, comma 1, Cod.Civ. per la predisposizione del bilancio in forma abbreviata. La disposizione stabilisce che tale possibilità sussiste se nel primo esercizio oppure successivamente per due esercizi consecutivi la società non ha superato due dei seguenti limiti Totale dell’attivo…

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I requisiti di professionalità ed indipendenza del professionista attestatore

Le recenti novità relative agli istituti per la composizione negoziale della crisi di impresa hanno chiarito alcuni dubbi interpretativi che avevano animato il dibattito sorto successivamente alla riforma della legge fallimentare soprattutto per quanto attiene il ruolo del professionista attestatore contemplato nel novellato art. 67, comma terzo, lett. d) L.F., che individua i requisiti di…

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Il concordato preventivo rischia di scontare l’IRAP

Non è per nulla chiaro se si possa pacificamente assicurare al concordato preventivo l’esenzione da IRAP per i proventi derivanti dell’esecuzione del piano, e che costituiscono il presupposto del risanamento. La circostanza è perlomeno “fastidiosa”, tenuto conto dell’evidente finalità dell’istituto, il risanamento, che poco si concilia con la tassazione dei proventi che lo consentono. La…

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