5 Febbraio 2018

Nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza: le procedure di allerta

di Andrea RossiVeronica Pigarelli
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Fermo restando che ad oggi non siamo certi che l’iter procedurale di approvazione del nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza si perfezioni, stante l’imminente scadenza della legislatura, tratteremo nel presente contributo le novità relative all’introduzione di specifici istituti di allerta.

Prima di entrare nel merito degli istituti di allerta, si ritiene opportuno richiamare l’attenzione sulle definizioni fornite dal nuovo Codice relative alla crisi d’impresa ed all’insolvenza che, come precisato nella relazione di accompagnamento allo schema del decreto legislativo, sono state formulate in modo semplice e facilmente leggibile, evitando eccessivi tecnicismi, ma tenendo opportunamente conto dei suggerimenti della scienza aziendalistica; in modo particolare lo stato di crisi d’impresa viene definito all’articolo 2 come lo “stato di difficoltà economico-finanziaria che rende probabile l’insolvenza del debitore, e che per le imprese si manifesta come inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate”. L’insolvenza è invece rappresentata dallo “stato del debitore che non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni, e che si manifesta con inadempimenti o altri fatti esteriori”.

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Le procedure concorsuali nella crisi d’impresa
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