Come fare impresa oggi
di Luisa Capitanio – Imprenditrice, consulente di strategia e organizzazione per PMIChi sceglie di fare impresa oggi, lo fa con le stesse motivazioni, lo stesso approccio di qualche decennio fa? Probabilmente no.
Vi sono stati alcuni imprenditori virtuosi ed illuminati che hanno fatto storia facendo impresa in modo innovativo e che ancora oggi vengono citati come esemplari, primo fra tutti Adriano Olivetti.
Imprenditori che compresero quanto importanti sono le persone per una organizzazione, quanto rilevante sia il patrimonio immateriale e quanta ricchezza sia in grado di generare una impresa che ha un rapporto positivo ed etico con il territorio nel quale è insediata.
Oggi, i paradigmi del fare impresa sono cambiati e per avere successo e mantenere alta la propria reputazione, l’imprenditore deve prendersi cura di territorio, società ed ambiente.
Ecco dunque che chi sceglie di fare impresa oggi, è spinto da motivazioni che vanno ben oltre il mero profitto. Anzi, il profitto diventa una conseguenza del buon operato e del virtuoso impatto che si sceglie di adottare.
Anche l’imprenditore che, in seguito a un passaggio generazionale, prende il timone di una impresa storica, comprende la necessità di rivedere l’organizzazione, cambiare le dinamiche e tarare gli obiettivi strategici, rendendoli adeguati e coerenti con i tempi e i bisogni del nuovo mercato.
Come fare impresa oggi? Ecco la mia lista dei comportamenti virtuosi per fare impresa oggi:
- Creare Valore, cioè qualcosa che produca del bene (aumentare il benessere, risolvere un problema, rispondere a un bisogno).
- Mantenere coerenza tra il Valore generato e la visione, la missione e i Valori dell’impresa.
- Essere sostenibili, avendo cura di ridurre l’impatto sull’ambiente.
- Essere auto-sostenibili, generando ricchezza e redditività.
- Lavorare sull’inclusione sociale (di genere, razza, cultura, religioni, capacità, abilità).
- Accettare il rischio, ma definirlo e misurarlo costantemente.
- Immaginare la crescita in modo nuovo. Non esistono più solo gli investimenti in solitaria. Il bello del nuovo fare impresa sono le reti, le aggregazioni, le integrazioni.
- Fare networking: conoscere, dialogare, scambiare esperienze ed idee è una grande ricchezza.
- Sviluppare la propria squadra: motivare e coinvolgere, rendere i collaboratori parte coinvolta per la realizzazione del sogno imprenditoriale è un must.
- Riconoscersi ed accettarsi con il ruolo di traghettatori: preparare l’azienda alla propria assenza dimostra generosità e garantisce la continuità dell’impresa. La delega e la pianificazione del passaggio generazionale sono progetti strategici delicati che vanno costruiti fin dal primo giorno.
- Cercare forme di collaborazione anche con i concorrenti: oggi che il mercato detta le regole, le risorse a disposizione sono scarse, i margini si riducono e l’innovazione e la comunicazione sono asset strategici che richiedono investimenti continui, trovare il modo per fare un pezzo di strada insieme, lavorando ad un progetto comune (sviluppo di un nuovo prodotto? internazionalizzazione? comunicazione? vendita?) si rivela una vera ricchezza.
Ci sono altri comportamenti virtuosi che possono aiutarci ad arricchire questo decalogo? Quali potrebbero essere? Vuoi aiutarmi ad arricchirlo?