Congresso Mondiale dei Commercialisti. Quali sviluppi per professionisti e studi?
di Michele D’AgnoloW.C.O.A. è un acronimo che sta per World Congress of Accountants. Il Congresso Mondiale dei Commercialisti, promosso dall’IFAC (International Federation of Accountants), è un’occasione unica di confronto per tutti i professionisti, che si presenta ogni quattro anni in una località scelta a livello internazionale. Aderiscono alla Federazione Internazionale dei Commercialisti 179 organismi rappresentativi della professione e appartenenti a 130 giurisdizioni diverse. Questo evento richiama circa 5.000 commercialisti da tutto il mondo e nel 2014 è organizzato a Roma dal CNDCEC.
In quattro giornate congressuali, che si terranno da oggi al 13 novembre 2014, verrà ricostruita una visione condivisa sul futuro, capitalizzando le migliori esperienze maturate a livello internazionale. Non a caso il titolo scelto è “Visione 2020 – imparare dal passato per costruire il futuro”. L’idea è quella di aiutare i professionisti, e le Pmi che generalmente seguono, a crescere, mettendo in comune le migliori prassi sviluppate nei vari Paesi del mondo.
Tra i relatori saranno presenti i massimi esperti globali dell’economia, della finanza e della politica internazionale. Saranno inoltre ospitati i più illustri rappresentanti dal mondo della nostra professione e delle imprese.
Il trimestrale di Euroconference Vision Pro ha dedicato un intero numero, quello di settembre 2014, all’evento, offrendo una ricca panoramica dei temi congressuali ed un riassunto dei principi della Guida IFAC per la Gestione dei Piccoli e Medi Studi Professionali. La redazione di Euroconference potrà contare su un reportage completo dei temi congressuali grazie alla collaborazione con IFAC e con il Comitato organizzatore, che prevede la costante presenza di un inviato speciale all’evento romano e la diffusione di alcuni contenuti elaborati in Italia attraverso il portale internazionale di IFAC per la condivisione della conoscenza.
I temi trattati sono di sicuro interesse perché consentono al professionista italiano di conoscere la direzione della professione del prossimo decennio. Ricchissimi gli spunti per lo sviluppo personale del professionista, per i nuovi servizi e le nuove modalità di organizzare e comunicare la professione.
Sono previste tre sessioni plenarie, su temi di interesse generale.
- La prima si intitola “Tecnologia e finanza aziendale – il vissuto e il futuro nell’esperienza multinazionale”. La tenuta della contabilità e l’elaborazione dei bilanci si stanno informatizzando e delocalizzando, sarà importante capire come sarà la contabilità tra quindici anni e come saranno i bilanci, tenuto conto che ci si dirige verso una semplificazione degli obblighi di comunicazione delle informazioni finanziarie per le imprese di minore dimensione.
- La seconda tratterà della trasparenza e affidabilità del settore pubblico come mezzo per una maggiore crescita economica. Si ritiene fondamentale per la trasparenza e l’efficienza del settore pubblico a livello globale l’adozione di principi contabili affini a quelli delle imprese.
- Nella terza, infine, si introdurrà il concetto di pensiero integrato come approccio per migliorare la performance aziendale e la generazione di valore. Questa è senz’altro una rivincita dell’approccio generalista e multidisciplinare, un piccolo successo del modo italiano di affrontare i problemi delle piccole e medie imprese. Si discuterà anche dell’audit committee, cioè del collegio sindacale come strumento esportabile per una crescita del sistema economico più equilibrata e rispettosa delle norme.
Saranno contestualmente avviate cinque sessioni parallele.
- Una prima sessione riguarda l’informativa finanziaria. Si propone un approccio integrato per migliorare accountability e processi decisionali.
- Una seconda sessione si dedicherà ai servizi di assurance dell’informativa aziendale, discutendo la funzione dell’informativa di bilancio in relazione ad aspettative crescenti dei diversi utilizzatori dell’informativa economico-finanziaria.
- Una terza sessione sarà riservata ai temi dell’etica, legalità e responsabilità d’impresa, cercando un equilibrio tra opposte esigenze.
- Una quarta sessione approfondirà il tema della formazione e sviluppo delle capacità dei professionisti a fronte delle nuove esigenze del mercato. In queste sessioni, particolarmente interessanti per la innovazione e crescita dei professionisti e degli studi professionali, si esamineranno le nuove forme di networking, le nuove tecnologie e i sistemi di mobilità, in un contesto sempre più integrato. Sembrano particolarmente appetibili, per i risvolti organizzativi e di comunicazione che presentano, i seminari su “I piccoli e medi studi professionali verso il 2020” e quello su “Darwinismo digitale: rischi e opportunità del cambiamento tecnologico”. Secondo il dott. Michele Testa, presidente del Comitato Scientifico dell’evento, intervistato su Vision Pro di settembre 2014, serve pensare fin da subito ad una riorganizzazione che consenta di fruire di economie di scala nell’elaborazione dei dati e/o a un riposizionamento di mercato.
- Infine, la quinta sessione di approfondimento sarà dedicata alla consulenza aziendale, settore in grande espansione rispetto alla contabilità civilistica e alla consulenza e assistenza fiscale. Si offrirà una panoramica su quali siano, in un mondo sempre più globalizzato, le nuove competenze richieste ai commercialisti e le sfide che si trovano ad affrontare al fianco delle PMI, tra cui le difficoltà nell’accesso al credito e l’internazionalizzazione. Una sessione speciale è dedicata al Made in Italy e alle sfide che i brand italiani affrontano nella competizione su scala internazionale.
Infine, proprio in occasione del WCOA, verrà presentata dai due organismi professionali nordamericani AICPA e CIMA, una nuova qualifica professionale. Si tratta di un nuovo esame di abilitazione professionale, offerto per il momento negli Stati Uniti, che conduce alla qualifica di Certified Global Management Accountant. È importante notare come i temi fiscali costituiscano una parte molto ridotta nell’ambito della preparazione di queste nuove figure professionali più orientate all’economia e al management. È naturale quindi attendersi che anche in Italia, come nel resto del mondo, ci si ponga nella prospettiva di evolvere affinando le competenze aziendali, in primis quelle relative alla Finanza Aziendale, ma anche quelle di Controllo di Gestione, di Organizzazione e Marketing.