3 Novembre 2015

Conseguenze della mancata impugnazione del diniego di rimborso

di Luigi Ferrajoli
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In caso di presentazione di istanza di rimborso nei cui confronti l’Amministrazione abbia espressamente pronunciato un provvedimento di diniego alla restituzione del tributo, la mancata impugnazione nei sessanta giorni previsti dalla legge, determina la cristallizzazione del rapporto tra Erario e contribuente.

In tal senso si è pronunciata la Corte di Cassazione con la sent. n. 26087/2014, in cui ha emanato il seguente principio di diritto: “In materia di contenzioso tributario, la mancata, tempestiva, impugnazione del diniego dell’istanza di rimborso di imposta determina l’intangibilità del relativo rapporto, posto che in campo tributario il diritto soggettivo del contribuente al rimborso è fronteggiato non da un potere discrezionale ma dall’obbligo dell’Amministrazione tributaria, ex art. 53 Cost., di ristabilire la giusta imposizione nel rispetto della capacità contributiva, sicché la riproposizione della medesima istanza, ormai rivolta contro un provvedimento ormai definitivo, corrisponde ad una richiesta di esercizio del potere di autotutela da parte dell’Amministrazione finanziaria, il quale presuppone l’esistenza di un interesse di rilevanza generale alla rimozione”.

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