4 Novembre 2024

Contabilizzazione dell’assegnazione di un bene di valore pari o inferiore al valore netto

di Laura Mazzola
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La scheda di FISCOPRATICO

Con l’articolo precedente, intitolato “Contabilizzazione dell’assegnazione di un bene di valore superiore al valore netto”, si è approfondito come procedere alla contabilizzazione, con 3 diverse opzioni, nell’ipotesi di assegnazione di un bene con valore superiore al valore netto contabile.

Vediamo, in questo contributo, per completezza, come procedere alla contabilizzazione dell’assegnazione di un bene di valore pari o inferiore al suo valore netto contabile.

Nella prima ipotesi, ossia di assegnazione di un bene di valore pari al valore netto, l’operazione comporta una riduzione del patrimonio netto o una distribuzione di utile, in contropartita alla diminuzione dell’attivo di stato patrimoniale.

Si ipotizzi che al socio Rossi Marco sia assegnato un immobile con costo storico pari a 100.000 euro, fondo ammortamento pari a 5.000 euro e valore normale pari a 95.000 euro.

La società presenta riserve per 200.000 euro.

Le scritture contabili sono le seguenti.

Riserve a Diversi 190.000 euro
Distribuzione delle riserve
  a Socio Rossi Marco c/dividendo 95.000 euro
  a Socio Verdi Antonio c/dividendo 95.000 euro

Come si evince dalla scrittura contabile, il socio Rossi Marco, assegnatario dell’immobile, vanta un credito nei confronti della società pari a 95.000 euro, ossia il valore contabile netto dell’immobile.

Fondo ammortamento immobile a Immobile 5.000 euro
Chiusura del fondo ammortamento dell’immobile

Socio Rossi Marco c/dividendo a Immobile 95.000 euro
Estinzione del debito nei confronti del socio Rossi Marco

 

Socio Verdi Antonio c/dividendo a Banca c/c 95.000 euro
Estinzione del debito nei confronti del socio Verdi Antonio

Nella seconda ipotesi, ossia di assegnazione di un bene di valore inferiore al valore netto, l’operazione comporta la rilevazione di una minusvalenza a conto economico.

Si ipotizzi che al socio Rossi Marco sia assegnato un immobile con costo storico pari a 100.000 euro, fondo ammortamento pari a 4.000 euro e valore normale pari a 95.000 euro.

Le scritture contabili sono le seguenti.

Riserve a Diversi 190.000 euro
Distribuzione delle riserve
  a Socio Rossi Marco c/dividendo 95.000 euro
  a Socio Verdi Antonio c/dividendo 95.000 euro

Come si evince dalla scrittura contabile, il socio Rossi Marco, assegnatario dell’immobile, vanta un credito nei confronti della società pari a 95.000 euro, ossia il valore contabile netto dell’immobile.

Fondo ammortamento immobile a Immobile 4.000 euro
Chiusura del fondo ammortamento dell’immobile

Diversi a Immobile 96.000 euro
Estinzione del debito nei confronti del socio Rossi Marco e rilevazione della minusvalenza
Socio Rossi Marco c/dividendo     95.000 euro
Minusvalenza     1.000 euro

Socio Verdi Antonio c/dividendo a Banca c/c 95.000 euro
Estinzione del debito nei confronti del socio Verdi Antonio

Si evidenzia che, qualora sussistano indicatori di perdita durevole di valore del bene immobilizzato, la società dovrebbe procedere, come indicato nel Principio OIC 16, alla svalutazione del bene stesso.