Contabilizzazione dell’assegnazione di un bene di valore superiore al valore netto
di Laura MazzolaL’assegnazione agevolata dei beni ai soci consente di assegnare i beni dell’impresa tramite il versamento di un’imposta sostitutiva delle imposte dirette e dell’Irap.
Tale assegnazione può avvenire in sede di:
- distribuzione di riserve di capitale;
- distribuzione di riserve di utili o di utili;
- recesso del socio, liquidazione della società o riduzione del capitale sociale per esuberanza.
Il CNDCEC, con il documento intitolato “L’assegnazione dei beni ai soci: trattamento contabile e profili operativi”, del marzo 2016, ha rilevato che, in sede di assegnazione dei beni, possono verificarsi degli effetti diversi, a seconda della valutazione del bene oggetto di assegnazione.
In particolare, possono verificarsi le seguenti ipotesi:
- i soci attribuiscono al bene un valore pari al suo valore netto contabile;
- i soci attribuiscono al bene un valore superiore al suo valore netto contabile;
- i soci attribuiscono al bene un valore inferiore al suo valore netto contabile.
Ai fini della contabilizzazione, possono essere utilizzate diverse opzioni:
- il metodo del valore contabile, con il quale si prevede lo storno di una riserva di patrimonio netto di ammontare pari al valore contabile del bene assegnato ai soci;
- il metodo della riserva da rivalutazione, con il quale si prevede l’iscrizione di una riserva di rivalutazione monetaria per un ammontare pari alla differenza tra valore normale del bene assegnato e valore contabile;
- il metodo proposto nel documento del CNDCEC, con il quale si prevede, nell’ipotesi di valore del bene assegnato superiore o inferiore rispetto al valore netto contabile, la rilevazione della plusvalenza o della minusvalenza a conto economico.
Si ipotizzi che al socio Rossi Marco sia assegnato un immobile con costo storico pari a 100.000 euro, fondo ammortamento pari a 6.000 euro e valore normale pari a 95.000 euro.
I metodi utilizzabili, ai fini della contabilizzazione, sono i 3 elencati in precedenza.
Il primo metodo prevede lo storno della riserva di patrimonio netto, senza alcuna rilevazione della plusvalenza.
Le scritture contabili sono le seguenti.
Riserve | a | Diversi | 189.000 euro |
Distribuzione delle riserve | |||
a | Socio Rossi Marco c/dividendo | 94.000 euro | |
a | Socio Verdi Antonio c/dividendo | 95.000 euro |
Come si evince dalla scrittura contabile, il socio Rossi Marco, assegnatario dell’immobile, vanta un credito nei confronti della società pari a 94.000 euro, ossia il valore contabile netto dell’immobile; diversamente, il socio Verdi Antonio vanta un credito superiore pari a 95.000 euro, ossia il valore normale dell’immobile.
Fondo ammortamento immobile | a | Immobile | 6.000 euro |
Chiusura del fondo ammortamento dell’immobile |
Socio Rossi Marco c/dividendo | a | Immobile | 94.000 euro |
Estinzione del debito nei confronti del socio Rossi Marco |
Socio Verdi Antonio c/dividendo | a | Banca c/c | 95.000 euro |
Estinzione del debito nei confronti del socio Verdi Antonio |
Formalmente si viene a creare una disparità di trattamento in capo ai soci.
Occorre, però, evidenziare che, considerando il principio di prevalenza della sostanza sulla forma, la soluzione, nella realtà, non evidenzia alcuna disparità.
Il secondo metodo prevede l’iscrizione di una riserva di rivalutazione monetaria per un ammontare pari alla differenza tra il valore norma del bene assegnato ai soci e il valore contabile del bene.
Le scritture contabili sono le seguenti.
Riserve | a | Socio Verdi Antonio c/dividendo | 95.000 euro |
Distribuzione delle riserve nei confronti del socio Verdi Antonio |
Immobile | a | Riserva di rivalutazione | 1.000 euro |
Rivalutazione dell’immobile e iscrizione della riserva a patrimonio netto |
Diversi | a | Socio Rossi Marco c/dividendo | 95.000 euro |
Assegnazione del bene al socio Rossi Marco | |||
Riserva di rivalutazione | 1.000 euro | ||
Riserve | 94.000 euro |
Socio Rossi Marco c/dividendo | a | Immobile | 95.000 euro |
Estinzione del debito nei confronti del socio Rossi Marco |
Socio Verdi Antonio c/dividendo | a | Banca c/c | 95.000 euro |
Estinzione del debito nei confronti del socio Verdi Antonio |
Si evidenzia che l’iscrizione di una riserva di rivalutazione risulterebbe in contrasto con il Principio OIC 28, il quale afferma: “Nella voce AIII “Riserve di rivalutazione” si iscrivono le rivalutazioni di attività previste dalle leggi speciali in materia, alcune delle quali possono prevedere una specifica evidenza in bilancio”.
Il terzo e ultimo metodo prevede la rilevazione di un plusvalore a conto economico da iscrivere alla voce A.5 “Altri proventi”.
Le scritture contabili sono le seguenti.
Riserve | a | Diversi | |
Distribuzione delle riserve | |||
a | Socio Rossi Marco c/dividendo | 94.000 euro | |
a | Socio Verdi Antonio c/dividendo | 95.000 euro |
Come si evince dalla scrittura contabile, il socio Rossi Marco, assegnatario dell’immobile, vanta un credito nei confronti della società pari a 94.000 euro, ossia il valore contabile netto dell’immobile; diversamente, il socio Verdi Antonio vanta un credito superiore pari a 95.000 euro, ossia il valore normale dell’immobile.
Fondo ammortamento immobile | a | Immobile | 6.000 euro |
Chiusura del fondo ammortamento dell’immobile |
Socio Rossi Marco c/dividendo | a | Diversi | 95.000 euro |
Estinzione del debito nei confronti del socio Rossi Marco e rilevazione della plusvalenza | |||
Immobile | 94.000 euro | ||
Plusvalenza | 1.000 euro |
Socio Verdi Antonio c/dividendo | a | Banca c/c | 95.000 euro |
Estinzione del debito nei confronti del socio Verdi Antonio |
Tale metodo, sostenuto dal CNDCEC, prevede l’iscrizione della plusvalenza, anche se, in realtà, l’assegnazione dei beni ai soci non determina un miglioramento del risultato di periodo.
Infatti, l’assegnazione determina una riduzione patrimoniale della società per un importo pari al valore di mercato del bene assegnato ai soci.