11 Luglio 2015

Conviene acquistare beni non inerenti con l’attività sociale?

di Comitato di redazione
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Capita spesso di imbattersi, nella pratica, in situazioni nelle quali taluni soggetti, che intendono procurarsi la disponibilità di un bene e non vogliano farlo apparire, scelgano di utilizzare l’intestazione a società ad essi riconducibili, regolandone in vario modo il diritto d’uso.

Escludiamo dall’analisi il caso in cui tra il soggetto e la società sussista un rapporto giuridico ben determinato, quale un rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione (tipicamente il caso degli amministratori). Tali fattispecie di concessione in uso promiscuo, come noto, trovano una esplicita regolamentazione tributaria nel sistema, con specifici limiti differenziati alla deduzione dei costi; anche nel caso dell’imposta sul valore aggiunto, sappiamo che appare possibile la detrazione integrale del tributo se l’uso al dipendente viene regolato con emissione di fattura, mentre l’Agenzia delle entrate ha negato che tale conclusione possa essere estesa al caso dell’amministratore (si veda, al riguardo, il contributo di Luca Caramaschi in EC news).

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