8 Marzo 2024

Cosignment stock e valore in dogana: quali i rischi impliciti?

di Guido Calderaro
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La scheda di FISCOPRATICO

Il consignment stock è stato al centro dell’attenzione per i molteplici aspetti che tale figura contrattuale atipica comporta. Tra gli approfondimenti che meritano di essere ricordati, con riguardo alle implicazioni doganali, vi è senza dubbio la risposta all’interpello n. 44/E/2023 che ha confermato la possibilità di assolvere l’Iva attraverso la dichiarazione d’intento, emessa dall’acquirente nazionale all’atto dell’importazione di merci di proprietà del venditore non stabilito nell’Ue.

Nel contratto di consignment stock (assimilabile al contratto estimatorio di cui all’articolo 1556 e ss cod. civ.) il cedente (consignor) invia beni mobili a un deposito di proprietà o in uso al cessionario.   I beni ivi stoccati restano di proprietà del cedente (consignor) fino a quando il cessionario (consignee) non li preleva dal deposito per proprie esigenze produttive (più propriamente call-off stock) o commerciali (consignment stock).

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