Credito R&S: i chiarimenti sugli investimenti agevolabili
di EVOLUTIONCon la circolare 13/E/2017, l’Agenzia delle Entrate, d’intesa con il MiSE, ha aggiornato le linee guida per la fruizione del bonus ricerca e sviluppo rese con la precedente circolare 5/E/2016.
Più nel dettaglio, la prima parte del documento di prassi è dedicata all’esame delle novità apportate dalla legge di Bilancio 2017 e al relativo impatto sul meccanismo di calcolo del credito di imposta. La seconda parte della circolare, invece, raggruppa per macro argomenti gli ulteriori chiarimenti del Fisco relativi a specifici aspetti della disciplina agevolativa e resi con il formato “domanda/risposta”.
SPESE PER IL PERSONALE | |
Rientrano tra i costi per il “personale altamente qualificato” le spese per il personale in possesso di una laurea inclusa nella classificazione Unesco-ISCED ma non anche nell’allegato 1 al D.L. 145/2013? |
Si, è sufficiente che la laurea sia inclusa in una delle due classificazioni. |
Nella definizione di personale “non altamente qualificato” rientrano tutti i costi legati al personale non in possesso dei requisiti previsti per essere considerato “altamente qualificato”? |
Si, possono rientrare in tale definizione tutte le spese sostenute per personale direttamente impiegato in R&S quali ad esempio:
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Che cosa si intende con “retribuzione lorda prima delle imposte e dei contributi obbligatori”? |
Nel calcolo della retribuzione lorda agevolabile rientrano tutte le componenti del costo del lavoro compresa la quota di TFR maturata e gli eventuali premi di produzione.
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SPESE PER STRUMENTI E ATTREZZATURE DI LABORATORIO | |
L’importo minimo di 2.000 euro necessario per fruire dell’agevolazione deve essere riferito alla quota parte di ammortamento calcolata in relazione all’utilizzo di una data strumentazione per attività di R&S ovvero al costo di acquisizione? |
L’ammontare minimo va riferito al costo unitario di acquisizione del bene, al netto dell’Iva, determinato ai sensi dell’articolo 110 Tuir. |
I beni di valore unitario inferiore a 2.000 euro rientrano nel computo della media di riferimento (2012-2014)? |
No, non rientrano. |
RICERCA EXTRA-MUROS | |
Affinché un contratto di ricerca possa beneficiare dell’agevolazione è necessario verificare la natura sostanziale delle prestazioni ovvero i requisiti formali del contratto? |
È necessario verificare il tipo di prestazioni in concreto svolte dal cessionario e il collegamento di tali prestazioni con l’investimento nelle attività di R&S. |
Può rientrare nella ricerca extra-muros anche un contratto di appalto di servizi in base al quale una società specializzata mette a disposizione il proprio personale presso la sede della società appaltante, conservandone però il controllo e la gestione operativa? |
Si, a condizione che risultino rispettati gli altri requisiti per la ricerca extra-muros e in particolare che l’attività svolta abbia i requisiti sostanziali di cui al punto precedente. |
Sono agevolabili i costi sostenuti con paesi divenuti collaborativi nel corso del periodo agevolabile (es. Svizzera)? |
Rientrano nel bonus soltanto i costi sostenuti con Paesi per i quali gli accordi di scambio di informazioni producono effetti a decorrere dal primo periodo d’imposta rilevante ai fini dall’agevolazione (2012 per i soggetti solari). |
La “condizione di territorialità” imposta dalla disciplina agevolativa si applica anche ai professionisti? |
Si, si applica anche ai contratti di ricerca stipulati con professionisti non residenti. |
La “condizione di territorialità” si applica anche ai soggetti subappaltati? |
Nel caso in cui l’attività di ricerca sia subappaltata è agevolabile soltanto la quota parte effettivamente svolta da sub commissionari residenti o localizzati in Stati collaborativi. |
La “condizione di territorialità” si applica anche ai soggetti appartenenti al medesimo gruppo? |
Si, deve essere ritenuta un principio generale pervasivo dell’agevolazione. |
RICERCA INTRAGRUPPO | |
Rileva il mark-up applicato dalla società commissionaria? |
No, rilevano esclusivamente i costi effettivamente sostenuti e ribaltati alla committente. |
I costi sostenuti dalle controllate estere devono essere ricondotti ai criteri fiscali italiani? |
Il costo esposto dalla controllata deve essere necessariamente disaggregato nelle categorie ammissibili secondo la disciplina agevolativa, incluse quelle relative all’imputazione temporale e alla valorizzazione dei costi contenute negli articoli 109 e 110 Tuir. |
COMPETENZE TECNICHE E PRIVATIVE INDUSTRIALI | |
La frase “relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale” contenuta nell’articolo 3, comma 6, lettera c), D.L. 145/2013 si riferisce esclusivamente alle “privative industriali” o anche alle “competenze tecniche”? |
Si riferisce esclusivamente alle privative industriali e non anche alle competenze tecniche. |
Quali spese rientrano tra le competenze tecniche? |
In tale voce rientra l’acquisto di quei beni immateriali, già esistenti sul mercato, per la realizzazione dei quali sono state impiegate competenze tecniche specialistiche che non sono oggetto di “contratto di ricerca extra-muros” quali ad esempio: le spese per conoscenze tecniche riservate, risultati di ricerche già effettuate da terzi, “contratti di know how”, “licenze di know how”, programmi per elaboratore tutelati da diritto d’autore (software coperti da copyright). |
Nella Scheda di studio pubblicata su Dottryna sono approfonditi, tra gli altri, i seguenti aspetti: • tutte le novità 2017 legate al funzionamento del bonus; • gli altri chiarimenti forniti dalla circolare 13/E/2017; • le attività di ricerca agevolabili; • alcuni esempi di calcolo dell’agevolazione e casi particolari; • le modalità di predisposizione della certificazione contabile con il relativo facsimile. |