10 Maggio 2019

D.L. Crescita: gli incentivi Impresa 4.0

di Debora Reverberi
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Fra le misure agevolative di rilancio dell’economia italiana contenute nel D.L. 34/2019 (cosiddetto Decreto Crescita), pubblicato in G.U. n. 100 del 30.04.2019, figurano incentivi fiscali a supporto del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”.

Il quadro delle agevolazioni contenute nel Decreto Crescita prevede sia la reintroduzione o la modifica di misure già consolidate, sia l’introduzione di nuovi strumenti di incentivo e sostegno a investimenti privati delle imprese diretti alla capitalizzazione, all’efficientamento dei processi produttivi nell’ottica di sostenibilità delle risorse e all’implementazione delle tecnologie abilitanti 4.0.

Prima di addentrarsi nel dettaglio degli incentivi in esame si riepilogano le principali novità introdotte dal Decreto Crescita a supporto del “Piano Nazionale Impresa 4.0”.

Per quanto concerne gli incentivi già consolidati si segnalano:

  • la reintroduzione del superammortamento per investimenti effettuati dal 01.04.2019 al 31.12.2019 o entro il 30.06.2020 con un nuovo limite agli investimenti complessivi di euro 2.500.000,00, oltre il quale il beneficio non spetta;
  • le modifiche alla “Nuova Sabatini”, con tre novità aventi la finalità di potenziare e semplificare le modalità operative di applicazione della misura: valore massimo del finanziamento concedibile a ciascuna impresa beneficiaria euro 4.000.000,00, introduzione di un’autocertificazione dell’impresa sugli investimenti realizzati ed erogazione del finanziamento in unica soluzione per importi non superiori a 100.000,00 euro.

Per quanto concerne invece le inedite agevolazioni fiscali finalizzate a incentivare e sostenere gli investimenti privati delle imprese si segnalano:

  • la nuova misura di sostegno alla capitalizzazione, che ricalca il collaudato schema della “Nuova Sabatini” finanziando programmi di investimento atti a sostenere processi di capitalizzazione con un contributo rapportato agli interessi calcolati, in via convenzionale, sul finanziamento a un tasso annuo inversamente proporzionale alla dimensione dell’impresa;
  • la nuova agevolazione a sostegno di progetti di R&S per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare finalizzati ad un uso più efficiente e sostenibile delle risorse;
  • la nuova agevolazione “digital transformation” per favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle Pmi secondo il paradigma 4.0.

Non è stata invece confermata l’annunciata proroga della disciplina del credito d’imposta R&S fino al periodo d’imposta in corso al 31.12.2023 e allo stato attuale l’incentivo risulta in vigore fino al periodo d’imposta in corso al 31.12.2020.

Nell’ambito della misura di sostegno alla capitalizzazione è stato espunto dal testo del Decreto Legge pubblicato in G.U. l’incentivo agli investimenti finalizzati al ricambio generazionale delle imprese.

Il quadro dettagliato dei principali incentivi fiscali introdotti dal D.L. Crescita a supporto del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, secondo il modello previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”, è di seguito riepilogato:

D.L. 34/2019 (c.d. Decreto Crescita)

Articolo 1

 

Superammortamento

Reintroduzione della maggiorazione del costo di acquisizione di un bene per gli investimenti effettuati dal 01.04.2019 al 31.12.2019 o entro il 30.06.2020 alle seguenti due condizioni, da verificarsi al 31.12.2019:

  1. Ordine accettato dal fornitore
  2. Pagamento di un acconto ≥ 20% del costo di acquisizione del bene.

Ambito soggettivo: imprese ed esercenti arti e professioni.

Ambito oggettivo: beni materiali strumentali nuovi, esclusi i veicoli e gli altri mezzi di trasporto di cui all’articolo 164, comma 1, Tuir.

Entità dell’agevolazione: maggiorazione del costo di acquisizione del bene del 30%, con esclusivo  riferimento  alla  determinazione  delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria, e introduzione di un nuovo tetto agli investimenti di euro 2.500.000,00, al di sopra del quale il beneficio non spetta per la parte eccedente.

Articolo 20

 

Nuova Sabatini

Modifiche alla misura “Nuova Sabatini” per potenziare e ottimizzare le modalità operative di funzionamento della misura agevolativa:

  • raddoppiato il valore massimo del finanziamento concedibile a ciascuna impresa beneficiaria da euro 2.000.000,00 a euro 4.000.000,00
  • semplificazione della modalità di erogazione del contributo tramite autocertificazione dell’impresa in merito alla realizzazione dell’investimento
  • erogazione del contributo in un’unica soluzione a fronte di finanziamenti di importo ≤ 100.000,00 euro.
Articolo 21

 

Sostegno alla capitalizzazione

Nuovo incentivo per le Pmi costituite in forma societaria, che intendono realizzare programmi di investimento per sostenere processi di capitalizzazione.

Finalità: innescare un graduale e stabile rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese italiane.

Ambito soggettivo: micro, piccole e medie imprese costituite in forma societaria.

Ambito oggettivo: programmi di investimento correlati a processi di capitalizzazione delle imprese, a fronte dell’impegno dei soci a sottoscrivere un aumento di capitale sociale dell’impresa, da versare in più quote, in corrispondenza delle scadenze del piano di ammortamento del finanziamento.

Entità dell’agevolazione: il finanziamento ricalca il collaudato schema della “Nuova Sabatini”.

Il contributo è rapportato agli interessi calcolati, in via convenzionale, sul finanziamento a un tasso annuo variabile in funzione della dimensione d’impresa:

  • 5% per le micro e piccole imprese;
  • 3,575% per le medie imprese.

Sono demandati a un successivo decreto interministeriale del Mise e del Mef gli aspetti operativi.

Articolo 26

 

Sostegno di progetti di R&S per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare

Nuovo incentivo per favorire la transizione delle attività economiche da un modello di economia lineare verso un modello di economia circolare, a sostegno di progetti di R&S finalizzati ad un uso più efficiente e sostenibile delle risorse.

Finalità: riconversione produttiva del tessuto industriale; rendere i processi produttivi più efficienti in termini di tempo e di risorse impiegate e meno impattanti per l’ambiente in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, di recupero dei materiali e di minimizzazione degli scarti.

Ambito soggettivo: imprese e centri di ricerca

  • iscritte e attive nel Registro Imprese con almeno 2 bilanci approvati e depositati
  • operanti prevalentemente nel settore manifatturiero o nel settore dei servizi diretti al manifatturiero
  • non sottoposte a procedura concorsuale, non in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in  qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

Ambito oggettivo: progetti di R&S

  • realizzati in una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale
  • con spese ammissibili ≥ euro 500.000,00 e ≤ euro 2.000.000,00
  • di durata ≥ 12 mesi e ≤ 36 mesi
  • ammissibili anche progetti congiunti tra imprese e organismi  di  ricerca, tramite ricorso al contratto di rete, a consorzi o partenariati o altre forme contrattuali di collaborazione, fino ad un massimo di tre soggetti co-proponenti.

Le attività di R&S agevolabili sono quelle relative alle seguenti 5 fattispecie:

  • innovazioni eco-compatibili
  • modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, mediante riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime
  • sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua
  • strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo
  • smart packaging.

Entità dell’agevolazione: previste 2 modalità di concessione dell’agevolazione

  • finanziamento agevolato per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili pari al 50%
  • contributo diretto alla spesa fino al 20% delle spese e dei costi ammissibili.

Sono demandati a un successivo decreto del Mise gli aspetti operativi.

Articolo 29, comma 5 e ss.

 

Digital transformation

Nuovo incentivo per favorire l’implementazione delle tecnologie abilitanti 4.0 nelle PMI.

Finalità: favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle Pmi secondo il paradigma 4.0.

Ambito soggettivo: micro, piccole e medie imprese

  • iscritte e attive nel Registro imprese con almeno 2 bilanci approvati e depositati
  • operanti prevalentemente nel settore manifatturiero o nel settore dei servizi diretti al manifatturiero
  • con ricavi delle vendite e prestazioni dall’ultimo bilancio approvato e depositato ≥ 500.000,00 euro
  • non sottoposte a procedura concorsuale, non in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

Ambito oggettivo: investimenti in progetti di trasformazione tecnologia e digitale

  • diretti all’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Impresa 4.0 (advanced manufacturing solutions, additive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics);
  • con spesa ≥ 200.000,00 euro.

Entità dell’agevolazione: misura massima del 50% dei costi ammissibili.

Sono demandati a un successivo decreto del Mise gli aspetti operativi.

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