Sarà riconosciuta, inoltre, una priorità in fase di valutazione agli interventi tesi a favorire la transizione della MPMI verso il paradigma dell’economia circolare e la sostenibilità energetica dell’impresa.
Ad eccezione di questi ultimi programmi, finalizzati al miglioramento della sostenibilità energetica aziendale, i progetti di investimento dovranno essere diretti all’ampliamento della capacità produttiva, alla diversificazione della produzione per ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva.
L’agevolazione consiste nell’erogazione di contributi a fondo perduto, nell’ambito della comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 relativa al “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19”, a copertura di una percentuale massima delle spese ammissibili, che varia a seconda della dimensione aziendale e della Regione in cui viene realizzato il programma di investimento:
a) Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia: 60% per le micro e piccole imprese e 50% per le medie imprese;
b) Regioni Basilicata, Molise, Sardegna: 50% per le micro e piccole imprese e 40% per le medie imprese;
Inoltre, nel caso in cui il progetto sia realizzato nelle Regioni sopra indicate e concluso entro 9 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni, è riconosciuta una maggiorazione di 5 punti percentuali.
c) Altre Regioni: 35% per le micro e piccole imprese e 25% per le medie imprese.
Per i programmi di investimento da realizzare nelle Regioni di cui alle lettere a) e b), le spese ammissibili non devono essere inferiori a euro 500.000,00 e superiori a euro 3.000.000,00, mentre nelle restanti Regioni l’importo minimo e massimo delle spese è rispettivamente pari a euro 1.000.000,00 e ad euro 3.000.000,00. In entrambi i casi, l’importo massimo delle spese ammissibili non deve essere superiore all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato.
Le imprese potranno iniziare la compilazione delle istanze esclusivamente tramite procedura informatica, sul sito di Invitalia, a partire dalle ore 10.00 del 4 maggio 2022. A conclusione di questa prima fase, i soggetti richiedenti riceveranno un “codice di predisposizione domanda” necessario per l’invio vero e proprio della domanda, possibile a partire dalle ore 10:00 del 18 maggio 2022. Le domande saranno valutate sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione.
La domanda dovrà contenere diverse informazioni e dichiarazioni, tra cui:
- il rispetto del principio DNSH (non arrecare un danno significativo all’ambiente, principio trasversale alle misure finanziate con i fondi del PNRR);
- l’appartenenza dell’attività, cui è finalizzato il programma, ai codici Ateco 2007 previsti dal bando.
A corredo della domanda, dovranno inoltre essere presentati i preventivi di spesa, il piano di investimento e una dichiarazione con i dati contabili (le MPMI devono disporre di almeno due bilanci approvati e depositati/due dichiarazioni dei redditi).
Nel caso in cui l’intervento sia caratterizzato da un particolare contenuto di sostenibilità ambientale, l’istanza dovrà includere:
- per i programmi finalizzati al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa: una relazione tecnica redatta da un tecnico abilitato nella forma di perizia giurata, contenente le informazioni necessarie a verificare che il risparmio energetico conseguibile attraverso il programma di investimento rispetti le percentuali minime previste dal bando; nel caso di imprese energivore, diagnosi energetica oppure copia della certificazione di conformità ad uno dei seguenti sistemi di gestione volontaria: EMAS, ISO 50001, EN ISO 14001, entrambi in corso di validità;
- per i programmi che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi climatici fissati dall’Unione Europea: perizia giurata, rilasciata da tecnico abilitato, attestante la capacità dell’intervento di contribuire al raggiungimento di uno o entrambi gli obiettivi climatici “mitigazione dei cambiamenti climatici” e “adattamento ai cambiamenti climatici” individuati dall’articolo 9 del regolamento (UE) 2020/852, relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili;
- copia delle certificazioni ambientali e di efficientamento energetico eventualmente possedute alla data di presentazione della domanda.
Data la complessità degli investimenti ammissibili e della documentazione da presentare, oltre alla necessità di predisporre la domanda in modo tempestivo, è consigliabile il supporto di professionisti esperti per avere maggiori possibilità di ottenere l’agevolazione.