4 Aprile 2016

Dal 2 maggio, reverse charge anche per tablet e pc portatili

di Marco Peirolo
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Dal 2 maggio 2016 entreranno in vigore le novità introdotte dal D.Lgs. n. 24/2016, il quale ha modificato l’art. 17 del D.P.R. n. 633/1972 al fine di recepire le disposizioni contenute nelle Direttive n. 2013/42/UE e 2013/43/UE che hanno, rispettivamente:

  • introdotto una procedura particolarmente rapida (cd. “meccanismo di reazione rapida”) per consentire agli Stati membri che rilevano l’esistenza di frodi improvvise e massicce riguardo a specifiche operazioni di ottenere una misura speciale di deroga per poter applicare il reverse charge;
  • ampliato l’elenco delle operazioni per le quali gli Stati membri possono, sino al 31 dicembre 2018, applicare il reverse charge.

Preliminarmente, è stata modificata la rubrica dell’art. 17 del D.P.R. n. 633/1972, posto che quella attuale (“Soggetti passivi”) è suscettibile di creare confusione dato che le categorie dei soggetti passivi IVA sono disciplinate essenzialmente dagli artt. 4 e 5 dello stesso decreto. La nuova rubrica è “Debitore d’imposta”, in quanto le previsioni dell’art. 17 sono dirette ad individuare più precisamente il soggetto passivo in capo al quale sorge il debito d’imposta.

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