18 Luglio 2016

Dividendi esteri con “netto frontiera”

di Nicola Fasano
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Una delle problematiche tornate in auge nella stagione dichiarativa in corso, anche a seguito degli spunti emersi nell’ambito delle procedure di voluntary disclosure, riguarda la tassazione dei dividendi esteri delle persone fisiche e l’aspetto legato al c.d. “netto frontiera”. In particolare, ci si riferisce ai dividendi percepiti da persone fisiche non imprenditori derivanti da partecipazioni non qualificate riscossi senza il tramite di un intermediario finanziario italiano.

Preliminarmente, va ricordato che tali dividendi se riscossi per il tramite di un intermediario finanziario italiano, sono soggetti a ritenuta a titolo d’imposta attualmente pari al 26% applicata sui dividendi al netto delle ritenute in uscita effettuate nello Stato estero (c.d. “netto frontiera”) secondo quanto disposto dall’articolo 27, commi 4 e 4-bis, D.P.R. 600/1973.

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