DL Aiuti: contributi a fondo perduto per imprese danneggiate dalla crisi in Ucraina
di Golden Group - Ufficio TecnicoLe sanzioni adottate dall’UE e dai suoi partner internazionali hanno gravemente colpito l’economia russa, “ma penalizzano anche l’economia europea ed è una situazione che si protrarrà nei mesi a venire. Dobbiamo attenuare l’impatto economico di questa guerra e sostenere le imprese e i settori gravemente colpiti e dobbiamo farlo in modo coordinato”, ha spiegato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza dalla Commissione Europea.
Per porre rimedio a tale situazione è stato istituito il nuovo “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina”, un regime di aiuti operativo fino al 31 Dicembre 2022 grazie al quale gli Stati Membri potranno concedere contributi alle imprese fino ad un importo massimo pari a 400.000 Euro.
All’interno di tale regime straordinario il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto un fondo con una dotazione iniziale di 130 milioni di Euro finalizzato a far fronte, mediante erogazione di contributi a fondo perduto, alle ripercussioni economiche negative per le imprese nazionali derivanti dalla crisi internazionale in Ucraina.
La crisi in Ucraina si è tradotta per le imprese, infatti, in perdite di fatturato derivanti dalla contrazione della domanda, dall’interruzione di contratti e progetti esistenti e arresti nelle catene di approvvigionamento, specialmente per alcuni settori.
Il fondo sopramenzionato è previsto all’articolo 18 del D.L. 50/2022, denominato “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina.”, conosciuto tra gli esperti del settore come “DL Aiuti”.
Sono destinatarie del fondo esclusivamente le Piccole e Medie Imprese (PMI) ad esclusione di quelle agricole che presentano, cumulativamente, i seguenti tre requisiti:
- hanno realizzato negli ultimi due anni operazioni di vendita di beni o servizi, ivi compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Federazione russa e la Repubblica di Bielorussia, pari almeno al 20% del fatturato aziendale totale;
- hanno sostenuto un costo di acquisto medio per materie prime e semilavorati nel corso del trimestre antecedente la data di entrata in vigore del DL Aiuti (NDR: 18 Maggio 2022) incrementato almeno del 30% rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2019 ovvero, per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020, rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2021;
- hanno subito nel corso del trimestre antecedente la data di entrata in vigore del DL Aiuti (NDR: 18 Maggio 2022) un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto all’analogo periodo del 2019. Ai fini della quantificazione della riduzione del fatturato rilevano i ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, lettere a) e b), del Testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
Il contributo viene calcolato ripartendo i 130 milioni di Euro di dotazione finanziaria tra le imprese aventi diritto, riconoscendo a ciascuna di esse un importo calcolato applicando una percentuale pari alla differenza tra l’ammontare medio dei ricavi relativi all’ultimo trimestre anteriore alla data di entrata in vigore del presente decreto e l’ammontare dei medesimi ricavi riferiti al corrispondente trimestre del 2019, determinata come segue:
- 60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 5 milioni di euro;
- 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro;
Per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020 il periodo di imposta di riferimento di cui alle lettere a) e b) è quello relativo all’anno 2021.
I contributi non possono comunque superare l’ammontare massimo di 400.000 Euro per singolo beneficiario. Qualora la dotazione finanziaria non dovesse rivelarsi sufficiente a soddisfare tutte le istanze ammissibili, il Ministero dello sviluppo economico provvederà a ridurre in modo proporzionale il contributo tra le imprese aventi diritto.
Con decreto futuro del MISE saranno definite le modalità attuative di erogazione delle risorse, ivi compreso il termine di presentazione delle domande, che è fissato in data non successiva al sessantesimo giorno dalla data di pubblicazione sul sito internet istituzionale del Ministero del decreto medesimo.
Sarà, ovviamente, di fondamentale importanza per le imprese affidarsi a consulenti esperti per conoscere le tempistiche di pubblicazione del suddetto decreto e per non incorrere in errori riguardanti i calcoli da effettuare e le verifiche opportune circa i requisiti di ammissibilità.