È già tempo di bilanci – parte seconda
di Viviana Grippo
Eccoci di nuovo ad occuparci della rilevazione contabile delle retribuzioni.
Partiamo da un secondo riepilogo che ci offre la possibilità di riesaminare le registrazioni già effettuate nel precedente contributo e al contempo la possibilità di mostrare come rilevare altri costi del personale da riportare in bilancio.
Integrando le voci già commentate nel precedente contributo rileviamo la voce Integrazione malattia/maternità/infortunio C/ditta. Tale voce fa parte della retribuzione in quanto si tratta di quelle componenti di costo del lavoro che sono a carico della ditta anche per istituti che talvolta prevedono l’intervento dell’Inps. Ad esempio i primi tre gironi di malattia in alcuni contratti sono a carico della ditta e non dell’Inps; in tali casi la loro natura è quella di retribuzione essendo componente contrattuale o normativa di tale voce. La voce Erogazione Tfr (quota anno) indica che nel corso del mese si è dimesso/ è stato licenzialo un dipendente; per la parte di anno in corso ha maturato il Tfr che andrà sommato a tale costo. Nel prospetto non è evidenziata la voce Tfr anni precedenti si deve quindi concludere che trattasi probabilmente di un rapporto di lavoro iniziato e cessato nell’anno.
Le voci Crediti da 730, Addizionale Regionale 730 credito e add. Comunale 730 credito sono i crediti di imposta che i singoli lavoratori hanno nei confronti dello stato per la liquidazione delle imposte attraverso il 730 e che vengono erogati in anticipo dal datore di lavoro. In questo caso l’azienda avrà un credito nei confronti dell’erario che contabilizzerà sul medesimo conto delle ritenute da versare.
Si liquidano i contributi:
Si procede quindi al pagamento delle retribuzioni:
Quindi si versano, entro il 16 del mese successivo alla competenza i contributi. Il debito è dato dalla differenza tra il debito per contributi, trattenuti al dipendente e a carico della ditta, e quanto rimborsato al dipendente per conto degli enti previdenziali a titolo di assegni familiari.
Entro il 16 del mese successivo al pagamento delle retribuzioni si versano le ritenute come differenza tra il debito delle trattenute e quanto rimborsato al dipendente per conto dell’erario per i crediti da 730.
Nel riepilogo che segue, invece, troveremo, ad integrazione di quanto già detto, le voci Contributi F.di pensione e Tfr a Fondi pensione. Trattasi della fattispecie in cui il dipendente ha scelto di destinare il proprio Tfr ad un fondo pensione. In questo caso ci sarà la trattenuta a carico del dipendente e la destinazione del Tfr direttamente al fondo pensione. L’azienda non accantonerà nulla ma provvederà a rilevare il debito verso il fondo pensione provvedendo al versamento secondo la periodicità e le modalità previste dai singoli fondi pensione.
Si liquidano le retribuzioni:
Si liquidano i contributi.
Si accantona la quota di tfr.
E si versa la retribuzione
Si provvede al pagamento dei contributi
e delle ritenute
Nel prospetto che segue, invece, troviamo la voce Erogazioni Tfr (fondo al 31/12).
Si tratta del caso di interruzione di un rapporto di lavoro dipendente iniziato in un esercizio antecedente all’esercizio in cui esso ha termine. In questo caso la liquidazione del Tfr avverrà in parte andando a “pescare” nel fondo accantonato e dall’altro andando ad erogare quanto maturato nel corso dell’anno in corso. Nell’esempio troviamo peraltro anche una quota di Tfr che, per scelta del dipendente, andrà versata ad un fondo pensione.
Liquidiamo le retribuzioni:
Liquidiamo i contributi:
Rileviamo la quota Tfr destinata a Fondo Pensione
Quindi si procede al pagamento delle retribuzioni, contributi e ritenute.
In questo caso le imposte da versare comprendono non solo le ritenute ordinarie mensili ma anche le ritenute relative al Tfr e al conguaglio imposte del dipendente cessato (addizionali).