Destinatari del contributo sono le aziende di qualsiasi dimensione e i centri di ricerca che, alla data di presentazione della domanda di contributo:
- operino in via prevalente nel settore manifatturiero oppure in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere;
- abbiano approvato e depositato almeno due bilanci;
- non risultino sottoposte a procedura concorsuale e non si trovino in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.
Le imprese possono presentare progetti in forma singola oppure anche da realizzare congiuntamente tra loro, o con organismi di ricerca, mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.
Risultano agevolabili i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, da avviare dopo la data di presentazione della domanda di agevolazione, che rispettino le seguenti caratteristiche:
- di importo non inferiore a 500mila euro e non superiore a 2 milioni di euro;
- di durata minima 1 anno e massimo 3 anni;
- finalizzati a riconvertire la produzione delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi oppure il notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo di una delle seguenti 5 tecnologie:
- innovazioni di prodotto e di processo per l’utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare;
- progettazione e sperimentazione di modelli tecnologici per un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
- sistemi e strumenti per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
- strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
- sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (il cosiddetto “Smart packaging”) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati.
L’agevolazione prevista dal bando “copre” ben il 70% dei costi agevolabili sostenuti dalle imprese ed è così combinata: un contributo a fondo perduto pari al 20% a cui è abbinato un finanziamento a tasso agevolato pari al 50% delle spese, i cui termini e modalità di rimborso saranno stabiliti dal decreto ministeriale in corso di pubblicazione.
È da notare inoltre che tale incentivo è cumulabile col credito d’imposta nazionale previsto per le attività di ricerca e sviluppo, riconosciuto in misura pari al 12% dei costi, incrementando così ulteriormente la quota di beneficio accessibile per le imprese.
Di tutto rilievo anche i fondi stanziati per il Bando di sostegno all’economia circolare, pari a 210 milioni di €, così suddivisi:
- 150 milioni di euro destinati alla concessione dei finanziamenti agevolati;
- 60 milioni di euro alla concessione del contributo a fondo perduto.
Per tali risorse sono inoltre previste due riserve:
- una per i progetti delle imprese di piccole e medie dimensioni e delle reti di imprese nell’intero territorio nazionale;
- una destinata esclusivamente ai progetti da realizzare nel Mezzogiorno.
È possibile inoltre che tali risorse aumentino ulteriormente in funzione di stanziamenti aggiuntivi deliberati da parte delle singole Regioni e Province autonome, destinati a favorire le imprese del proprio territorio che realizzano progetti tra quelli incentivati dal bando.