20 Novembre 2019

Esente da Iva anche l’esportazione con soggetto non identificato

di Davide Albonico
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La scheda di FISCOPRATICO

L’articolo 146, paragrafo 1, lettere a) e b), e l’articolo 131 della direttiva 2006/112/CE, nonché i principi di neutralità fiscale e di proporzionalità devono essere interpretati nel senso che ostano a una prassi nazionale, consistente nel ritenere in tutti i casi che non si configuri una cessione di beni, ai sensi di questa prima disposizione, e nel negare di conseguenza il beneficio dell’esenzione dall’imposta sul valore aggiunto (IVA), qualora i beni interessati siano stati esportati fuori dell’Unione europea e, successivamente alla loro esportazione, le autorità tributarie abbiano constatato che l’acquirente dei medesimi beni era non già il soggetto menzionato nella fattura redatta dal soggetto passivo, bensì un ente diverso che non è stato identificato”.

Queste, in sintesi, le conclusioni a cui è giunta la Corte di Giustizia Europea – Decima sezione, che, con la sentenza del 17 ottobre 2019 causa C‑653/18, è tornata ancora una volta a pronunciarsi sulle condizioni che gli Stati membri devono rispettare nel negare l’esenzione alle esportazioni.

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