Estinzione parziale del leasing immobiliare e profili di elusività
di Euroconference Centro Studi TributariDomanda
Una Srl, esercente l’attività di commercio all’ingrosso di prodotti medicali e paramedicali, ha individuato a fine 2017 un’area industriale sulla quale costruire un capannone dedicato alla propria attività.
A tal fine ha sottoscritto con primaria società di leasing un contratto di leasing immobiliare in costruendo; sulla base di tale contratto la società di leasing ha acquistato la predetta area per un prezzo di 622.950 euro. Parimenti la società utilizzatrice ha versato un canone iniziale di 700.000 euro.
La costruzione si è protratta sino ad aprile 2021, per un costo (terreno e lavori di costruzione) pari a 2.388.655 euro (importo totale contratto leasing).
Da aprile sono partiti i canoni ordinari, regolarmente pagati sino a oggi; il debito residuo in linea capitale ad oggi risulta pari a complessivi 1.444.558 euro.
Ora la società, preso atto del repentino aumento dei tassi di interesse (il tasso del contratto è agganciato all’Euribor), e di una mutata situazione di liquidità aziendale rispetto al momento di sottoscrizione del contratto, intenderebbe estinguere parzialmente il leasing versando una “maxirata” di euro 1.000.000, mantenendo inalterata la durata del contratto.
La società di leasing, interpellata in tal senso, ha evidenziato che la società utilizzatrice correrebbe il rischio che l’operazione venisse considerata dal Fisco come “elusiva”; sostiene che (si cita testualmente) “per esperienze pregresse quando la somma dell’importo dell’anticipo (nel nostro caso 700.000) e l’importo dell’estinzione anticipata (nel caso 1.000.000) supera il 50% del totale del contratto (euro 2.388.665) è molto probabile che possa essere considerata come una simulazione d’acquisto”.
La società utilizzatrice non condivide tale impostazione, ritenendo la presenza di valide ragioni economiche sottostanti l’operazione (in particolare l’aumento repentino dei tassi di interesse e la disponibilità di una liquidità in conto corrente non presente al momento di sottoscrizione del contratto di leasing e che di fatto non genera interessi attivi).
Si chiede pertanto se l’operazione di estinzione parziale descritta possa essere oggetto di censura da parte del Fisco.