La nascita di
Facebook ha avuto almeno due conseguenze: la prima è che ha fatto diventare il suo inventore,
Mark Zuckerberg, uno degli uomini più ricchi del pianeta. La seconda conseguenza è che la popolarità di Facebook è tale che i suoi iscritti ammontano a circa 1,3 miliardi di persone! Operazioni come “Aggiornare lo stato”, “Mettere Mi Piace” o “Accettare l’amicizia” sono ormai entrate nel quotidiano. Si capisce facilmente che, nel corso del tempo, il proprio profilo su Facebook diventa un deposito di foto, parole, filmati ed emozioni, al punto da rappresentare una sorta di diario della nostra vita. È a questo punto che qualcuno ha cominciato a chiedersi: “Che fine fanno tutte queste informazioni nel momento in cui… ce ne andiamo?”.
Il Legacy Contact
Detta così sembra quasi una battuta. In realtà, invece, il problema esiste ed è meno banale di quel che si possa pensare.
Al momento, infatti, la scomparsa del titolare dell’account, ha come conseguenza il “congelamento” del profilo, che non viene più aggiornato. Questo, naturalmente, a patto che qualcuno non conosca i dati di accesso, nel qual caso, le conseguenze possono anche non essere piacevoli, perché chi è privo di scrupoli può servirsi del profilo in modo improprio, dopo aver carpito i dati di accesso. La soluzione proposta da Facebook si chiama ”
Legacy Contact“, un concetto che in italiano si può tradurre con ”
Contatto Erede“. Si tratta, in pratica, di nominare una persona di fiducia che, alla scomparsa del titolare, si occuperà di gestire il nostro profilo e con esso la sua eredità digitale.
I limiti della questione
La persona designata, è bene precisarlo, non potrà gestire completamente l’account ereditato.
Non potrà, per esempio, leggere i messaggi privati contenuti nel profilo. Ciò che potrà fare, in sostanza, sarà avvertire il social network dell’avvenuta dipartita del titolare dell’account e decidere se chiuderlo o trasformarlo in una pagina commemorativa. In questo caso, egli potrà modificare la foto del Profilo e scrivere un messaggio appropriato, oltre ad accettare l’amicizia dei contatti che vorranno iscriversi alla pagina per, diciamo così, rendere omaggio alla memoria. La funzione Contatto Erede, al momento, non è ancora disponibile nel nostro Paese. Lo è invece negli Stati Uniti, dove il problema è particolarmente sentito.
Presto anche gli altri stati, Italia compresa, potranno usufruirne e per quanto ci sia un tocco macabro in tutta la questione, non è possibile negare l’evidenza, e cioè che quello della nostra identità digitale è un argomento delicato che avrà bisogno, presto o tardi, di serie riflessioni.