Questa “scoperta”, supportata da esperimenti condotti in modo rigoroso, prende in esame situazioni sonore differenti: silenzio assoluto, deboli suoni e rumori ad alto volume.
I volontari dei test sono stati sottoposti a diverse prove di creatività nelle tre diverse condizioni acustiche; analizzando i comportamenti e le risposte dei partecipanti, si è giunti alla conclusione che un moderato rumore di fondo aiuta la creatività e la capacità di trovare soluzioni innovative. Qual è la ragione?
Il Prof. Mehta definisce come “rumore di fondo” la sensazione acustica ambientale, sotto i 70 decibel. Potrebbe equivalere all’insieme di suoni che si percepiscono quando si entra in un bar o in un ristorante, o al chiacchiericcio che giunge da altri uffici.
Questa particolare condizione acustica ha un’importante prerogativa: distrae ma non interrompe totalmente il cosiddetto “filo del pensiero”. L’effetto di questa distrazione moderata crea una situazione di relativa difficoltà nel raccogliere le idee, quindi si è costretti a concentrarsi di più; a questo punto si è inconsapevolmente indotti a “spremere” la capacità di applicazione del pensiero astratto, esprimendo quindi una maggiore abilità ad elaborare nuove idee.
Questa stimolazione cognitiva non viene innestata quando ci si trova in ambienti totalmente silenziosi, e nemmeno quando il rumore è così alto da non permettere un fluido processo delle informazioni che si stanno elaborando; in pratica si è più produttivi quando i colleghi stanno conversando alla macchinetta del caffè dietro l’angolo.
Non a caso il sito Coffivity.com mette a disposizione un assortimento di file audio che riproducono atmosfere sonore di vario tipo: la caffetteria di un campus universitario al mattino, lo snack bar nella pausa pranzo, la sala da the in Texas e perfino un bistrò brasiliano. Un’ampia scelta a disposizione immaginata per gli imprenditori, i free-lance e i creativi che prevalentemente lavorano dal proprio home-office in totale solitudine, con il preciso obiettivo di aiutarli ad essere più fecondi e fantasiosi.