22 Gennaio 2019

Fattura elettronica: il recapito “anomalo” comporta l’obbligo di avviso

di Alessandro Bonuzzi
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Tra le criticità che si sono riscontrate in queste prime settimane di utilizzo della fatturazione elettronica, vi è senz’altro quella del recapito “anomalo” nell’area riservata dell’acquirente del file xml. In questi casi, il provvedimento del 30 aprile 2018, così come modificato dal provvedimento del 21 dicembre 2018, pone a carico del fornitore l’obbligo di avvisare il cessionario/committente che la fattura è disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate. Ma andiamo con ordine.

È oramai noto che, ai fini del recapito della fattura elettronica, tutti gli operatori titolari di partita Iva possono registrate in “Fatture e Corrispettivi” l’indirizzo telematico prescelto per la ricezione dei file (ossia la PEC oppure il codice destinatario). Ciò dovrebbe assicurare la corretta ricezione della fattura, evitando peraltro di dover comunicare al fornitore il proprio indirizzo telematico. Infatti, in caso di registrazione, le fatture elettroniche sono sempre recapitate all’indirizzo telematico registrato.

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